La Marcuzzi racconta il volo delle Cicogne

ROMA Le cicogne svolazzano tra la folla di bambini e di film della quarta giornata di questa 11esima edizione della Festa del Cinema di Roma. Sono le “Cicogne in missione” di Stoller e Sweetland sui nostri schermi dal 20 ottobre e che Alessia Marcuzzi, qui doppiatrice, racconta così: «È la storia di una ragazzina che è cresciuta tra le cicogne e che io ho voluto interpretare ad ogni costo perché è identica a me. Da piccola ero rossa con le lentiggini e parlavo a macchinetta. Mi ha conquistato la storia delle cicogne che si devono adattare ai tempi che cambiano e ai bambini che diminuiscono e per questo diventano pony express che portano pacchi di ogni genere».
«Il messaggio del film – prosegue la Marcuzzi – vorrebbe suggerire di ripensare a quanto sono belle le famiglie numerose. Il bambino del film chiede disperatamente ai genitori un fratellino ma loro non lo ascoltano. Vorrei che il film servisse anche a far pensare qualche genitore: credo che sia importante che si torni a fare bambini e che si ascoltino i bambini». 
Ma di questa giornata del festival oltre alle cicogne c’è da segnalare il combattivo “La fille de Brest” di Emmanuelle Bercot, ispirato alla vita di Irène Frachon, pneumologa che  lottò per denunciare il legame diretto tra alcune morti sospette e il consumo di Mediator, un farmaco presente sul mercato da trenta anni, e l’arrivo travolgente di Jovanotti che per la prima volta confessa: «La mia formazione è avvenuta sulle immagini più che sulla letteratura o perfino sulla musica, mi rendo conto di pensare per immagini anche quando faccio canzoni. Ho un amore e un rispetto così grandi per il cinema da considerarlo la vera e propria mitologia moderna».
SILVIA DI PAOLA