Milano
8:25 pm, 12 Ottobre 16 calendario

Fiera, le “mani mafiose” in una lettera anonima

Di: Redazione Metronews
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TRIBUNALE Il legale di Fiera Milano spa, Angelo Giarda, e l’amministratore straordinario, Antonio Capitini, hanno incontrato ieri il presidente del Tribunale-sezione misure di prevenzione, Fabio Roia. Motivo, il decreto con cui è stata disposta l’amministrazione giudiziaria per 6 mesi degli allestimenti fieristici nell’ambito dell’inchiesta su presunte infiltrazioni mafiose. Il 22 novembre, in udienza, sarà discussa la riunione dei due procedimenti che riguardano Fiera e la controllata Nolostand. Nel frattempo è emersa la ragione per cui la Fiera, a giudizio del Tribunale, “non risulta aver attivato strumenti di prevenzione per evitare contaminazioni illegali”: si tratta di una lettera anonima, molto ben informata secondo i pm e tuttavia ignorata dai destinatari, inviata ai vertici di Fiera Milano il 13 marzo 2016, ben prima degli arresti di luglio. In essa si prefigurano molti scenari investigativi al centro della vicenda giudiziaria. “Fate finta di non vedere”, è l’accusa. Quanto a Nolostand, “è gestita di fatto da uno pseudo mafioso di nome Giuseppe Nastasi, pluripregiudicato per reati tributari e di altro genere (è stato arrestato per associazione per delinquere finalizzata a fatture false, appropriazione indebita e riciclaggio con l’aggravante di aver agito per favorire Cosa Nostra, ndr)”. Del consorzio Dominus viene svelato il blitz della Finanza di cui era stato oggetto. E l’aspetto più “imbarazzante”, ossia “la totale irregolarità della contribuzione delle maestranze”.
AGI/METRO

12 Ottobre 2016
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