Vaccini
7:49 pm, 11 Ottobre 16 calendario

Allarme del ministero: in calo i bambini vaccinati

Di: Redazione Metronews
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ROMA Le coperture vaccinali nazionali a 24 mesi, per il 2015 (bambini nati nel 2013), evidenziano «un andamento in diminuzione in quasi tutte le Regioni e Province autonome». Fanno eccezione le vaccinazioni contro pneumococco e meningococco, mentre sono «particolarmente preoccupanti» i dati per morbillo e rosolia, crollati negli ultimi anni. È quanto emerge dai dati pubblicati dalla Direzione generale della prevenzione sanitaria del ministero della Salute. In particolare, se si osservano le coperture vaccinali a 24 mesi dal 2000, si nota che dopo un andamento in crescita queste si sono stabilizzate. Le vaccinazioni incluse nell’esavalente (anti-difterica, anti-tetanica, anti-pertossica, anti-polio, anti-Hib e anti-epatite B), generalmente impiegato in Italia nei neonati per il ciclo di base, avevano superato il 95%, soglia raccomandata dall’Oms per l’immunità di popolazione (ovvero se almeno il 95% della popolazione è vaccinata, si proteggono indirettamente anche coloro che, per motivi di salute, non si sono potuti vaccinare).
Rischio di aumento dei focolai
Ma negli ultimi tempi le cose sono cambiate: dal 2013 si registra un progressivo calo, «con il rischio di focolai epidemici per malattie attualmente sotto controllo, e addirittura la ricomparsa di malattie non più circolanti nel nostro Paese». Nel 2015 la copertura vaccinale media contro polio, tetano, difterite, epatite B, pertosse e Hib è stata del 93,4% (era stata del 94,7%, 95,7% e 96,1 rispettivamente nel 2014, 2013 e 2012). E, sebbene con importanti differenze tra le Regioni, solo sei superano la soglia del 95% per l’anti-polio, mentre 11 sono sotto il 94%. Ma a preoccupare sono i dati per morbillo e rosolia che hanno perso 5 punti dal 2013 al 2015, dal 90,4% all’85,3%. Per ridurre le «sacche di non vaccinati» il ministero sta mettendo in campo le anagrafi vaccinali informatizzate e «iniziative di contrasto ai movimenti anti-vaccini».
Figuraccia mondiale
Il crollo delle vaccinazioni «incrina la credibilità internazionale del nostro Paese». Il ministero ricorda che l’Italia è impegnata in un Piano globale dell’Oms e rischia di farlo fallire: «Per dichiarare l’eliminazione di una malattia infettiva da una zona tutti i Paesi membri devono essere dichiarati liberi dalla patologia». Ma quali sono i rischi di una riduzione delle coperture vaccinali? Il primo, segnala il ministero della Salute, è un accumulo di “bimbi suscettibili” cosa che, «per malattie ancora endemiche (come morbillo, rosolia e pertosse), rappresenta un rischio concreto di estesi focolai epidemici, come già accaduto in passato. Mentre nel caso di malattie non presenti in Italia, ma potenzialmente introducibili, come polio e difterite, aumenta il rischio di casi sporadici autoctoni, in caso di importazioni di malati o portatori». Il ministero segnala anche il fenomeno degli inadempienti che recuperano: «L’effettuazione delle vaccinazioni in ritardo espone questi bambini a un inutile rischio di malattie infettive che possono essere anche gravi».
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11 Ottobre 2016
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