Armi Hammer racconta “Mine”
ROMA La guerra come un thriller dell’anima che ti fa riattraversare tutta la tua vita. È “Mine” (da giovedì in sala), prodotto americano ma firmato da due italiani, Fabio Guaglione e Fabio Resinaro, interpretato da Armie Hammer che qui sa toccare stomaco e cuore.
Lui, che sarà padre per la seconda volta, giura di «avere amato questo film difficile e di tenere moltissimo a ciò che posso lasciare ai miei figli per eredità: un film del genere rientra tra queste cose. Un film che parla di vita, di caso e di morte attraverso un soldato che è un eroe, anche se i miei eroi sono quelli che cercano la perfezione».
Ma come si comporterebbe nei panni del suo personaggio, Hammer? «Non avrei molta pazienza, tenderei a prendere in mano la situazione e a fare una scelta. Ci ho pensato molto durante le riprese: tendo sempre a prendere il controllo ma l’istinto di sopravvivere è più forte di ogni cosa, è di questo che parla il film».
SILVIA DI PAOLA
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