Rifiuti e stallo comunale Ora Renzi attacca Raggi

ROMA La “tregua” è finita. Ieri il premier (e segretario del Pd) Matteo Renzi, dal seminario Classe Dem in piazza di Spagna,  ha interrotto il silenzio ed è intervenuto direttamente sull’operato della sindaca: «Chi fa politica deve avere il coraggio di guardare in alto. Alzare gli occhi vuol dire andare sul tetto, come ha fatto Virginia Raggi» ha detto, riferendosi alla foto della scorsa settimana che aveva sorpreso la prima cittadina assieme al capo della segreteria Salvatore Romeo in cima al Campidoglio. Poi ha aggiunto: «Questa immagine a me suscita simpatia: noi non dobbiamo far polemica. non dobbiamo diventare brutti come quelli che attaccano le persone, se avessi un tetto a Palazzo Chigi ci andrei a prendere l’aria. A Roma però c’è un punto, che non è quello che fa la Raggi sul tetto ma è quello che fa quando scende».
Il caso Muraro
Una stoccata ironica seguita da un affondo più tagliente: «La grande novità sui rifiuti a Roma è dare la gestione a quelli che erano prima a gestire: grandissima novità! Pensate se l’avessimo fatto noi, se l’assessore Paola Muraro fosse stata del Pd che cosa ci avrebbero detto contro. Noi dobbiamo fare in modo diverso, non seguire la stessa strada e spingerli a fare meglio».
Virginia Raggi ha affidato la sua replica a un post su Facebook: «Il premier quando è in difficoltà – ultimamente capita spesso – prova a distogliere l’attenzione e a cambiare argomento. Forse è nervoso perché si avvicina la data del referendum sulle finte riforme. E i confronti in tv lo vedono in grossa difficoltà. Piuttosto si concentri sul disastro economico del governo, sui dati della disoccupazione giovanile, sulla fallimentare politica estera, sull’emergenza migranti. Buon lavoro. Ps: Attendiamo ancora di sapere cosa ha fatto con i fondi delle cene elettorali con Buzzi. Il Pd non crederà mica che l’abbiamo dimenticato?».
METRO