El Cholito, figlio d’arte Il bomber non ha bisogno papà

CALCIO Racconta Paolo Condò che una volta, mentre era a casa di Diego Simeone a Buenos Aires per una intervista, entrò nella sala un ragazzotto con i capelli lunghi, poco più di un bambino, che andò dritto al frigorifero per prendere una bibita. «Beh, non si saluta?» gli disse il padre, invitandolo a presentarsi. Fu così che Paolo Condò ebbe modo di conoscere il figlio del Cholo, il Cholito appunto. Mai avrebbe immaginato probabilmente, il giornalista di Sky, che quel ragazzino si sarebbe presentato un giorno in Serie A risultando già decisivo per il Genoa. Giovanni Simeone, ventunenne primogenito di Diego, contro il Bologna ha segnato la sua seconda rete nella massima serie. Ha impiegato appena 123’ per mettere il primo sigillo in Italia (contro il Pescara).
Ma c’è poco da stupirsi. L’ex “puntero” di River Plate e Banfield è uno che il calcio ce l’ha nel sangue, e non solo perché il padre è una leggenda. Nel 2015 trascinò l’albiceleste under 20 al titolo continentale con nove gol: che gli sono valsi anche la corona di capocannoniere del torneo.
In Italia è arrivato come vice-Pavoletti, con un abbonamento annuale alla panchina. E invece, con l’infortunio di Pavoletti, ha avuto la sua occasione e la sta sfruttando a suon di gol. E a Genova, sponda rossoblu, qualcuno già culla il sogno di aver trovato un nuovo Milito.
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