Milano/Speciale Teatri
6:39 pm, 26 Settembre 16 calendario

Bulgakov e Stalin diventano Collaborators

Di: Redazione Metronews
condividi

MILANO Bruno Fornasari, direttore artistico con Tommaso Amadio, del Teatro Filodrammatici, firma la regia di “Collaborators”, in prima nazionale dal 22 novembre al 4 dicembre. Lo spettacolo è tratto dall’ultimo testo di John Hodge, sceneggiatore, tra gli altri, di “Trainspotting”, “Piccoli Omicidi tra Amici” e The Beach”. Il testo racconta il rapporto tra Mikhail Bulgakov e Stalin.
Fornasari, l’opera di Hodge è ambientata nella Mosca del 1938. Un periodo molto distante dal nostro…
C’è una grande affinità con il presente nella scrittura di Hodge che usa uno slang molto contemporaneo. Quando ho proposto il testo, che ha al centro il tema della censura, mi sono accorto con amara ironia che avevo scelto qualcosa di molto attuale. Basta pensare a ciò che avviene intorno all’Unione Europea: Erdogan in Turchia ha bandito tutti i testi teatrali non scritti da autori turchi… Nel testo di Hodge, il Commissariato del popolo propone a Bulgakov di scrivere una commedia su Stalin per celebrarne il 60esimo compleanno. 
Ma tra i due si innesca uno strano rapporto…
Lo spettacolo procede per quadri che si susseguono in cui Stalin sembra incunearsi nella vita di Bulgakov che, da dichiarato nemico del regime, finisce per rimanere affascinato da Stalin, un personaggio che sa risolvere i problemi anche se con metodi molto discutibili.
Un po’ come il rapporto che si instaura tra  vittima e  carnefice?
C’è fra i due un legame di reciproca protezione. Stalin ha paura di passare per stupido e Bulgakov teme di essere ammazzato. Formano così una coppia di mutuo soccorso, i “Collaborators” del titolo. Entrambi hanno degli aspetti grigi. Citerei “Star Wars”: il Sith  vede il mondo in bianco e nero, lo Jeidi, come Hodge, vive entrambi ma ne vede anche tutte le sfumature.  
PATRIZIA PERTUSO
 

26 Settembre 2016
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo