Scuola
7:52 pm, 25 Settembre 16 calendario

Preside in condominio per una scuola su tre

Di: Redazione Metronews
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ROMA Oggi in Italia ben 1.233 dirigenti scolastici sono costretti alla reggenza: significa che oltre alla propria scuola hanno da gestirne almeno una seconda. Lo riferisce l’Anief, secondo cui si contano meno di settemila presidi «mentre ne servirebbero 8.200». Al Nord – spiega l’Anief – per effetto della riforma Gelmini, dal 2008-2009 sono stati accorpati centinaia di istituti: 2.676 le scuole in meno. Al Sud la situazione non è migliore: di fronte alle 173 sedi di dirigenza cassate in Lombardia, alle 116 del Piemonte, o alle 145 del Veneto, ce ne sono 410 della Campania, 354 della Sicilia, 288 in Puglia.
Impegni triplicati
«Per i presidi reggenti – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – le responsabilità e gli impegni sono triplicati, in cambio di compensi che costituiscono la metà di quelli di altri dirigenti pubblici». I dirigenti scolastici sono i meno pagati tra tutti i dirigenti pubblici italiani – segnala con forza l’Anief – percepiscono in media 62.890 euro annui, che sono oltre 42 mila euro l’anno in meno rispetto ad un dirigente di altra amministrazione. Il loro compenso, fermo da anni e soggetto al taglio del Fondo unico nazionale, è neanche la metà rispetto a quello dei colleghi che operano presso gli enti pubblici non economici (127.606 euro l’anno).
“Quei plessi in balia del nulla”
«Una nave senza nocchiero non va da nessuna parte». Lo ricorda Mario Rusconi, vice presidente dell’Associazione nazionale presidi. «Ho amici professori – prosegue – che vedono il preside nel loro plesso, quando va bene, una volta al mese».
Come si è creata questa situazione insostenibile?
In Italia abbiamo 1.500 scuole senza preside per due motivi: il primo è che da 4/5 anni il ministero dell’Economia non autorizza il concorso, annunciato a più riprese dal governo, per i dirigenti scolastici; il secondo è che le Regioni, per non infastidire le lobby corporative locali, non hanno applicato sino in fondo il dimensionamento che prevedeva l’eliminazione con accorpamento delle scuole con meno di 600 alunni.
Risultato?
Situazioni ingestibili, con collegi dei docenti e consigli d’istituto doppioni. L’Italia ha poi un’enorme polverizzazione dei plessi, fra 30 e 40 mila. Intanto ogni anno vanno in pensione 700 presidi. Il problema non è il numero di scuole da gestire, sono le risorse per amministrarle bene.
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25 Settembre 2016
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