Gli adolescenti italiani fumano più di tutti

ROMA I giovani italiani fumano più di tutti i loro coetanei in Europa. È quanto emerge dallo studio Espad che ha coinvolto 35 Paesi e 96 mila studenti (in Italia condotto dall’Istituto di fisiologia clinica del Cnr). Tra gli studenti europei di 15-16 anni diminuisce il consumo di alcol e tabacco, ma cresce il fenomeno del “binge drinking” (“abbuffata alcolica”). In particolare la percentuale di fumatori quotidiani è diminuita dal 21 al 12% e, tra questi, la quota di coloro che hanno iniziato prima dei 13 anni è scesa dal 10 al 4%.
In Italia diffusione stabile
Il 46% degli intervistati ha riferito di aver fumato almeno una volta, mentre meno di un quarto (21%) si dichiara “fumatore corrente” (aver fumato negli ultimi 30 giorni). L’Italia, però, va controcorrente: il 37% dei giovani dichiara di aver fumato nell’ultimo mese, una diffusione più elevata rispetto alla media dei coetanei europei e soprattutto stabile nel tempo, a differenza degli altri Paesi dove ha fatto registrare considerevoli diminuzioni. Anche per i fumatori quotidiani, i ragazzi italiani rimangono stabili al 21%.
Consumo alcol in diminuzione
Quanto all’uso di alcol, rimane su livelli elevati ma con tendenze positive dal 1995. Tra gli adolescenti europei il consumo una tantum è diminuito dall’89 all’80% e l’uso corrente dal 56 al 48%. La percentuale di “binge drinking” (5 o più bevute in una sola occasione) è rimasta invece agli stessi livelli di 20 anni fa (35%). In Italia il consumo corrente di alcol interessa il 57% degli intervistati, facendo registrare la prima diminuzione dal 2003.
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