Icardi è il vero Pipita e la Juventus affonda

CALCIO Il primo “snodo scudetto“, come lo aveva definito alla vigilia Allegri, finisce con la vittoria dell’Inter: 2-1, rimontando dopo il gol di Lichtsteiner (assist di Alex Sandro, tocco sotto porta) grazie al solito Icardi (di testa) e al neo entrato Perisic, su assist dello scatenato argentino. Classifica rivoluzionata, Napoli capolista e nerazzurri che rientrano nel gruppone: per il campionato, bene così.  Senza Higuain (in panchina) e con Mandzukic, la Juve non trovava inizialmente grandi sbocchi: match bloccato, con l’Inter pronta a fare densità in merzzo al campo e a cercare Icardi appena possibile. Di contro, Pjanic in regia non convinceva del tutto: Dybala era così per lunghi tratti il solo bianconero a pensare davvero calcio, pur senza riuscire a rendersi pericoloso. Qualche scintilla qua e là comunque arrivava: Khedira (di testa) si mangiava un gol quasi fatto, Icardi scheggiava il palo dopo un corpo a corpo con Chiellini e, infine, Pjanic cercava il palo più lontano con un colpo di biliardo che però finiva a lato di poco. Pochino, insomma, nei primi 45’: meglio, molto meglio, la ripresa. Con la squadra di De Boer più propositiva e vicina al gol nonostante fosse poi la Signora a passare. Quindi, il ribaltone e un colpo di testa di Higuain (entrato appena prima della mezzora) che avrebbe potuto fruttare il pari. Invece godeva l’Inter, rimasta in dieci per il doppio giallo a Banega ma finalmente squadra: se saprà confermarsi, la lotta scudetto potrà arricchirsi di una protagonista.
Il Sassuolo è  super
Borriello scatenato
In precedenza, il pomeriggio aveva confermato la vena del Sassuolo (2-0 al Genoa: senza la partita persa a tavolino con il Pescara, i neroverdi avrebbero 9 punti), la difficoltà del Toro a trovare la rete senza Belotti (0-0 contro l’Empoli) e la rinascita di Borriello (3-0 del Cagliari all’Atalanta).
DOMENICO LATAGLIATA