Ungheria fuori dalla Ue? Ci sarebbero troppi rischi

UNIONE EUROPEA Il ministro degli esteri del Lussemburgo Jean Asselborn ha chiesto di sospendere o espellere l’Ungheria dall’Unione, perché ha ripetutamente violato i valori europei in materia di diritti, con riferimento anche agli ultimi scontri sui migranti, con la costruzione di muri e il rifiuto del piano europeo di accoglienza. L’Ungheria del premier Orban ha risposto che Asselborn «non va preso sul serio». 
A Metro Zoltan Miklosi, professore di Scienze Politiche a Budapest spiega che «l’esclusione sarebbe catastrofica per l’Ungheria, ma è molto inverosimile, come si vede anche dalle reazioni di Germania e Austria». «Per me – aggiunge – è vero che se l’Ungheria chiedesse oggi di entrare nella Ue sarebbe respinta, e penso che sia pericoloso per la Ue tollerare slittamenti sui valori democratici. Però anche escludere il Paese comporterebbe dei rischi seri per la Ue, vista anche la sua attuale condizione. Inoltre per l’Ungheria l’appartenenza europea è forse la cosa che ancora limita un ulteriore consolidamento dell’autoritarismo». Ancor più duro Ivan Eland, direttore del Centro per la pace e la libertà: «L’Ungheria potrebbe essere espulsa, perché ha un atteggiamento troppo restrittivo verso i migranti e non è allineata con i valori democratici del’Europa, avendo persino alterato il sistema di pesi e contrappesi istituzionali. Ma l’Unione europea da parte sua è in una posizione debole, con la Gran Bretagna in uscita e la scarsa attrattiva economica. L’uscita dell’Ungheria sarebbe solo un problema in più. La Ue può sopravvivere senza l’Ungheria, ma il blocco nel complesso apparirebbe più debole e fragile. L’Ungheria comunque ne soffrirebbe più dell’Europa».
DMITRY BELYAEV
METRO WORLD NEWS