Lavoro
8:07 pm, 12 Settembre 16 calendario

Contrordine dell’Istat occupati in aumento

Di: Redazione Metronews
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ROMA Cresce il numero degli occupati e si riduce il numero dei “neet”, i giovani che non studiano nè lavorano. L’Istat, ribaltando a prima vista i dati diffusi dal ministero del Lavoro solo qualche giorno fa, certifica un miglioramento nel secondo trimestre dell’anno: la crescita tendenziale del numero di occupati segna un’accelerazione al 2%, ovvero 439 mila unità in più in un anno. Il tasso di occupazione delle persone di 15-64 anni sale al 57,7% (+1,4 punti). L’aumento, spiega l’istituto di statistica, riguarda i dipendenti, sia a tempo indeterminato sia a termine, e gli autonomi senza dipendenti mentre continuano a diminuire i collaboratori. Un contributo decisivo alla crescita è dato dai 15-34enni (+223 mila su basa annua), assieme al perdurante incremento degli over 50.
In crescita le donne al Nord
La crescita è più accentuata per i dipendenti, sia a tempo indeterminato (+308 mila) sia a termine (+72 mila), ma torna ad interessare anche il lavoro indipendente, esclusivamente tra gli autonomi senza dipendenti. L’incremento è consistente sia per il tempo pieno sia per il lavoro a tempo parziale, soprattutto quello di tipo volontario. La crescita è sensibile anche per la componente femminile (+180 mila) concentrata soprattutto nel Nord. Prosegue inoltre a ritmi più sostenuti il calo, sia congiunturale sia tendenziale, degli inattivi (in termini assoluti e di incidenza), soprattutto per la componente degli scoraggiati.
Calano i giovani Neet
Il tasso di disoccupazione, dopo la stabilità congiunturale dei due trimestri precedenti, diminuisce in lieve misura (meno 0,1 punti) rispetto al trimestre precedente e di 0,6 punti rispetto allo stesso trimestre del 2015 all’11,5%, con un calo tendenziale di 109 mila disoccupati. La maggiore partecipazione dei giovani al mercato del lavoro, sottolinea l’Istat, è testimoniata dalla diminuzione tendenziale (-252 mila) della componente Neet, i giovani che non studiano nè lavorano. «Dati ufficiali Istat: nel secondo trimestre 2016 più 189 mila posti di lavoro. Il Jobs Act funziona – il commento del premier, Matteo Renzi – l’Italia sta diventando piano piano un Paese per giovani».
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12 Settembre 2016
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