Terremoto Centro Italia
11:22 am, 26 Agosto 16 calendario

La vicina di casa che non rivedremo

Di: Redazione Metronews
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RIETI «L’ho accompagnata in auto il 4 luglio ad Amatrice e sabato mattina sarei dovuto andare a riprenderla: invece non la rivedremo più». È lo sfogo di Paolo, falegname e aggiustatutto di via Bragadin (Roma Nord), che, fino a ieri, sperava di rivedere ancora in vita Anna, la pensionata sua vicina di casa che, da 25 anni, trascorreva le sue estati nel piccolo centro vicino Rieti raso al suolo dal sisma.
«Anna alloggiava una piccola cameretta, che lei stessa aveva arredato, dell’istituto di suore Don Minozzi – racconta affranto l’uomo – venuto giù completamente. Una struttura che aveva l’aria di un vecchio albergo anni Trenta. Ricordo il giorno in cui l’accompagnai c’erano dei ragazzi che giocavano sul patio a pallavolo: degli stagisti, mi dissero, mentre le suore preparavano il frugale pranzo in quella quiete surreale a pochi chilometri dalla caotica Roma… Speriamo she il loro soggiorno sia finito prima del terremoto! La nostra Anna, che si rivolgeva sempre a me per qualsiasi problema, dal cellulare che non funzionava alla porta che non si apriva, diceva che ero il suo angelo custode: lei era una religiosa e credeva nelle creature celesti. Quando ho visto in tv la finestra della sua cameretta circondata dalle macerie ho continuato a sperare in un miracolo, invece… Tornerà, domattina, ma in una bara».
Molti romani tra le vittime
Nativi di Roma e altre località del Lazio una ventina delle 46 vittime del terremoto ad Arquata del Tronto e Pescara del Tronto. L’elenco è stato reso pubblico sul sito istituzionale della Prefettura di Ascoli Piceno. In 16 sono nati a Roma, due a Pomezia, 1 a Civita Castellana (Viterbo). Ma l’elenco delle vittime romane o comunque laziali potrebbe crescere perché ci sono ancora 4 vittime che pur identificate non sono state ancora del tutto generalizzate, cioè non si ha certezza di data e luogo di nascita. Però i loro cognomi rimandano ad altre vittime gia’ pienamente generalizzate e fanno quindi pensare ad appartenenti alla stessa famiglia, anche se non è indicato il grado di parentela. La più anziana delle vittime dell’Ascolano è una donna, Elsa Baroni, nata ad Arquata nel 1924.
Il più giovane è un romano, Giordano Ciarpella, nato nel 2012. Tra le vittime, sei persone con lo stesso cognome, Rendina, presumibilmente tutti componenti di uno stesso nucleo familiare.
 
ORIETTA CICCHINELLI

26 Agosto 2016
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