RIO2016
6:12 pm, 18 Agosto 16 calendario

Lochte nei guai la rapina era falsa

Di: Redazione Metronews
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RIO2016 La polizia brasiliana smentisce i nuotatori americani che avevano denunciato una rapina con aggressione. Ryan Lochte e i suoi compagni di squadra avrebbero devastato il bagno di una stazione di servizio a Rio nella notte in cui, secondo quanto da loro denunciato in seguito, sarebbero stati rapinati. Lo confermerebbe un video in possesso della polizia brasiliana. Secondo quanto riportano i media locali, dopo avere danneggiato la porta di un bagno i quattro nuotatori statunitensi si sarebbero rifiutati di pagare i danni. Da qui sarebbe nato un alterco con una guardia di sicurezza, che avrebbe estratto anche una pistola. Un testimone ha riferito al quotidiano britannico Daily Mail che gli atleti “erano visibilmente ubriachi”. Su queste informazioni la polizia brasiliana ha emesso il divieto di lasciare il Brasile per Lochte, che però è già negli Usa. E i nuotatori statunitensi Gunnar Bentz e Jack Conger sono stati bloccati e fatti scendere da un aereo all’aeroporto di Rio mentre stavano per tornare negli Stati Uniti. Il Comitato Olimpico americano ha confermato che Bentz e Conger oro nella staffetta 4×200 metri stile, sono stati interrogati in quanto anche loro presenti a bordo della vettura in compagnia di James Feigen e Lochte al momento della rapina. Anche Feigen e Lochte hanno ricevuto un ordine di non lasciare il Brasile, ma i due atleti hanno già fatto ritorno negli Stati Uniti. Lochte intanto ha modificato alcuni dettagli della sua versione dei fatti seminando ulteriori dubbi sul controverso caso. In un’intervista con la NBC, il 32enne Lochte sostiene ora che l’assalto si sarebbe verificato ad una stazione di servizio. “Eravamo ai bagni della stazione di servizio”, ha detto Lochte. “Quando siamo tornati al taxi e chiesto all’autista di ripartire non si è mosso”, ha spiegato il giornalista della NBC Matt Lauer. “È stato allora che due uomini si sono presentati con le pistole e con un distintivo della polizia”, ha aggiunto. Inizialmente, Lochte e gli altri nuotatori coinvolti avevano raccontato che dei finti poliziotti avevano costretto il taxi a fermarsi mentre alle 4 del mattino stavano rientrando al Villaggio Olimpico. Scomparsa dalla sua versione la pistola che gli avrebbero puntatoalla tempia. 
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18 Agosto 2016
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