Russia-Turchia
2:00 pm, 9 Agosto 16 calendario

Tra Putin e Erdogan il grande disgelo

Di: Redazione Metronews
condividi

RUSSIA Dopo mesi di tensione a causa dell’abbattimento in novembre di un caccia-bombardiere russo da parte di due F-16 turchi nei cieli sulla frontiera con la Siria, si è svolto a San Pietroburgo l’incontro tra Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan, che cerca in Russia un nuovo alleato da schierare nel confronto con Unione europea e Stati Uniti. “La tua visita oggi, nonostante una situazione politica molto difficile nel tuo Paese, dimostra che tutti noi vogliamo riprendere il dialogo e ristabilire relazioni tra Russia e Turchia”, ha affermato il capo del Cremlino rivolgendosi all’uomo forte di Ankara. Putin ha poi auspicato che “sotto la tua leadership siano ristabiliti la legge e l’ordine costituzionale in Turchia” dopo il tentato golpe del 15 luglio scorso. “Nella nostra regione ci si aspetta molto dalla Turchia e dalla Russia, e io credo che insieme contribuiremo alla soluzione di numerosi problemi”: ha risposto il presidente turco, che ha “ringraziato” il padrone di casa per avergli offerto “l’opportunita’ di incontrarlo” prima dell’annuale vertice del G20, in programma dal 4 al 5 settembre prossimi ad Hangzhou, in Cina. “Sono convinto”, ha aggiunto, “che intraprenderemo passi per ampliare la nostra cooperazione con la Russia”. Ribadendo poi l’apprezzamento per il sostegno offerto dal Cremlino al suo governo in occasione del recente tentativo di colpo di Stato, Erdogan ha assicurato Putin sulle proprie intenzioni di “rafforzare la democrazia” in patria. 
Quella in Russia è la prima missione all’estero dell’uomo forte di Ankara dal fallito colpo di stato. L’incontro con il capo del Cremlino si è tenuto nel Palazzo di Konstantinovsky, una quindicina di chilometri a sud dell’antica capitale dell’Impero Zarista. Alla fine, si è tenuto un incontro dei due presidenti in pubblico. Obiettivo comune, hanno detto, è ripristinare le relazioni tra i due Paesi ai livelli pre-crisi. In questo senso, Putin ha detto che le sanzioni contro la Turchia saranno tolte “gradualmente”, aggiungendo: “Abbiamo chiesto alla Turchia di rimuovere gli ostacoli nei viaggi tra i nostri due paesi, imposti da questioni di sicurezza, e abbiamo chiesto garanzie per i turisti, e speriamo di poter riprendere i voli commerciali. Credo sia giunto il momento di farlo”. Erdogan, dal canto suo, ha assicurato che la Turchia intende rilanciare il progetto del Turkish Stream, il gasdotto che dalla Russia dovrebbe arrivare in Turchia attraverso il Mar Nero. Putin ha espresso anche cautela, sottolineando che “per far risorgere il commercio e la cooperazione economica c’è un lavoro scrupoloso che ci aspetta. Il processo è già iniziato ma ci vorrà un po’ di tempo”. Sulla crisi siriana e sul terorrismo, poi, “non c’è accordo su tutti i punti”, anche se si garantisce “collaborazione” in vista dell’obiettivo “comune”, che è la fine della crisi siriana. L’argomento è davvero spisono, tant’è vero che non è stato al centro del colloquio: tutto sarà rimandato a un successivo momento. L’ottimismo, per i due leader, pare prevalere, comunque. Erdogan, durante la conferenza stampa conclusiva, si è perfino rivolto al suo interlocutore chiamandolo “il mio caro amico”.
METRO

9 Agosto 2016
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo