Roma/Allarme rifiuti
1:40 pm, 3 Agosto 16 calendario

Roma, per l’ad di Ama c’è rischio emergenza igienica

Di: Redazione Metronews
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ROMA Rifiuti a Roma: un rischio emergenza igienica e sanitaria c’è, ed a dirlo è il presidente dimissionario del Consiglio di amministrazione di Ama, Daniele Fortini, in commissione Eco-Mafie. Nella capitale infatti «non esiste un ciclo integrato rifiuti urbani, non esiste un ciclo e tantomeno è integrato» ha infatti attaccato Fortini, e questo rappresenta «un punto di vulnerabilità molto forte alla possibilità di messa in sicurezza igienica e sanitaria della capitale». Nella stessa sede Fortini ha parlato anche cdell’assunzione in Ama «un caso fortuito» di un amico dell’assessore all’ambiente, Paola Muraro, «con qualche problema giudiziario».
Il manager ha fatto presente la necessità di superare i Tmb (acronimo di trattamento meccanico biologico, una procedura che ha il fine di separare il cdr, combustibile, dal rifiuto da discarica) per arrivare agli eco-distretti, di «individuare una discarica di stoccaggio entro settembre» e soprattutto ha detto che «il Comune rischia un condizionamento esterno». La situazione che si è fin qui cristallizzata, secondo Fortini, non è colpa dell’azianda che lui ha diretto: «Non è stata Ama a far diventare Cerroni “Il supremo”: questo cda ne ha contrastato il dominio con ogni mezzo. Muraro, invece, mi ha intimato di usare il tritovagliatore di Colari a Rocca Cencia e tutti hanno visto che mi sono opposto». Esiste il rischio di infiltrazioni criminali? Fortini cita il caso della società «Pmr, coinvolta nell’inchiesta anti-ndrangheta Alchemia, che entra in Ama con affidamenti diretti nel 2010 e non esce fino al 2015».  
Per la gestione di Ama dopo le dimissioni dell’attuale ad Daniele Fortini, il Campidoglio si starebbe muovendo verso la figura dell’amministratore unico (frenetiche in questo senso le riunioni del direttorio) un’esterno che riunirebbe le funzioni di presidente, ad e direttore generale. Stanno già arrivando in commissione capitolina Ambiente i curricula di chi dovrà guidare l’Ama nel post-Fortini, che s’annuncia un periodo molto travagliato. 
Nel frattempo, l’assessore Muraro, non indagata, potrebbe essere sentita come testimone dai pm che indagano su costi e procedure seguite per lo smaltimento dei rifiuti nel tritovagliatore di Rocca Cencia, di proprietà della società Colari, di Manlio Cerroni, l’ex patron di Malagrotta. Si tratta di uno dei numerosi filoni di inchiesta aperti nella Capitale per fare luce sulle presunte irregolarità legate alla gestione dello smaltimento dei rifiuti. L’assessore Muraro potrebbe essere convocata a piazzale Clodio con riferimento al ruolo di consulente ricoperto all’Ama per 12 anni e alle mail che ha mandato ai dirigenti della municipalizzata segnalando criticità.
METRO

3 Agosto 2016
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