Giochi, per gli atleti una montagna di preservativi

OLIMPIADI Salto in alto? Salto in lungo? Maratona? Certo: ma anche tanto sesso. Quel che si è sempre detto a mezza voce (e cioè che nel villaggio olimpico, durante i Giochi, di solito gli sportivi s’agitano parecchio anche sotto le lenzuola), adesso trova una prova inconfutabile: il Comitato Olimpico Internazionale ha messo a disposizione 41 preservativi a persona per i quasi 11mila atleti provenienti da ogni angolo del pianeta. Una valanga di 450mila condom destinata alla sicurezza ad alla sanità degli atleti: un bel pensiero, dopo aver fatto trovare il villaggio olimpico incompleto, male organizzato e con arredi quantomeno spartani.
Ma questa dei preservatici non è una storia inedita. Nel 1992 a Barcellona, per esempio, ne furono distribuiti 90mila (si vede che gli atleti di oggi sono più aperti). Ad Atene, pare 130mila. La bellissima Hope Solo, portiere della selezione femminile di calcio, disse nel 2012 ai microfoni di Espn che «nel villaggio olimpico c’è molta disponibilità di sesso. E senza disciplina, tanto che ci si può facilmente distrarre. In questo tipo di eventi, che di solito ti capitano una volta sola nella vita, è facile crearsi dei ricordi e delle immagini che ti rimangano in mente per sempre. Soprattutto sessuali, oltre che di festa e sportive» (lei si spogliò nuda per una rivista qualche mese più tardi). 
Ma la novità di Rio è che sul totale di 450mila condom, 350mila saranno maschili, mentre i rimanenti 100mila saranno preservativi femminili. Ma non solo. In distribuzione ci saranno anche 175mila confezioni di lubrificante. Chè non si sa mai.
Qualcuno ha spiegato, in maniera un pò incerta per la verità, che la questione servirebbe a contrastare il proliferare del temutissimo virus Zika.
Ma, a questo punto, direi che è meglio non indagare.
A.B.