Isis/Terrosimo
4:39 pm, 28 Luglio 16 calendario

Isis-Italia: il pericolo viene dai cani sciolti

Di: Redazione Metronews
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TERRORISMO Un’organizzazione terroristica sempre più caratterizzata dall’azione di singoli individui più che da un’azione collettiva. Così i giudici della Corte d’Assise di Milano hanno fotografato l’Isis nelle motivazioni della sentenza di condanna a 6 anni di carcere per terrorismo internazionale  ai danni di Muhammad Waqas e Lassaad Briki.
Nelle motivazioni, i giudici affermano che “poiché la strategia terroristica islamica risulta ormai per lo più improntata all’agire individuale, senza che sia necessaria una particolare organizzazione di mezzi e di uomini, a dal momento che il fine unico perseguito è quello di creare terrore mietendo vittime con diverse azioni singole organizzate e realizzate in brevi lassi temporali, sarebbe fuorviante e scorretto ragionare con le categorie pensate per le “comuni” associazioni per delinquere”. 
Si spiega così la pena ai due imputati che sarebbero stati anche gli autori dei selfie di propaganda e minacce davanti al Duomo di Milano e al Colosseo di Roma. Nelle fotografie, venute a galla sul web più di un anno fa, comparivano cartelli con su scritto: “Siamo nelle vostre strade” e con minacce da parte del sedicente Stato islamico. Inoltre, stando alle indagini della Digos e della Polizia postale, i due avrebbero anche effettuato sopralluoghi attorno alla base militare di Ghedi e parlavano nelle intercettazioni anche di altri obiettivi in Italia.
Di una minaccia «non concretamente in evidenza», ma di «un’Italia è a rischio» attentato ha parlato giovedì anche Mario Parente, numero uno dell’Aisi, i servizi interni, durante la sua audizione al Copasir, facendo il punto sull’allarme terrrorismo internazionale in Italia. «Per questo sono state potenziate le attività di intelligence», ha spiegato Parente.
Secondo quanto emerso dall’audizione, l’intelligence si muoverebbe anche nella direzione del controllo capillare del web, tenendo conto, inoltre, della variabile psicologica, che, alla luce degli ultimi attacchi in Francia e Germania, inizia a rappresentare un fattore da analizzare sotto nuova luce.
«Il Paese come tutto l’occidente è nel mirino dei terroristi, abbiamo innalzato i livelli di controllo», ha aggiunto il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, che ha anche sottolineato come siano stati «innalzati il livello di controllo su luoghi diversi dagli hard target, comprendendo ora siti che prima non erano inseriti nella lista».
«I luoghi di aggregazione sono tantissimi – ha avvertito il senatore leghista – , impossibile controllarli tutti, ma il dispositivo è stato potenziato», e per il numero uno del Copasir resta «più probabile, anche da noi, l’iniziativa di un singolo lupo solitario, meno quella di cellule strutturate».
Nel merito delle attività antiterrorismo, Stucchi ha spiegato come siano «tanti i soggetti che controllano non solo i luoghi di aggregazione classici, come le moschee e i centri culturali islamici, ma anche bar, kebab, e quei posti dove ci si incontra e si può parlare di eventuali piani terroristici». METRO

28 Luglio 2016
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