USA2016
10:02 am, 27 Luglio 16 calendario

Hillary candidata ma non è la prima donna

Di: Redazione Metronews
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USA Superando le difficoltà e le diffidenze che la accompagnano all’interno dello stesso elettorato democratico, e lottando contro gli scandali che continuano a inseguire le sue email (l’ultimo quello del comitato democratico che l’avrebbe favorita, svelato da wikileaks ma con sospetti sui russi), Hillary Clinton ha ottenuto per acclamazione la nomination democratica per concorrere alle elezioni presidenziali di novembre dove sfiderà Donald Trump. 
Hillary però, contrariamente a quanto si dice, non sarà la prima donna candidata. 
La prima fu invece Victoria Claflin Woodhull. Era il 1872 e le donne non avevano ancora il diritto di votare, cosa per la quale dovettero aspettare il 1920. Victoria Claflin Woodhull era una suffragetta, cioè un’attivista che si batteva in favore del suffragio femminile. L’Equal Rights Party decise di candidarla alla Casa Bianca, benché non potesse contare sul voto delle donne. E infatti non fu certo un successo: i registri elettorali riportano addirittura che ottenne zero voti. Qualcuno le era stato annullato, e lei era anche finita in carcere. Non si scoraggiò, e anzi si ripresentò di nuovo nel 1884 e nel 1892, sempre invano. E dopo la Woodhul anche altre donne si misero in lizza per la presidenza, anche se senza alcuna speranza reale. Almeno fino ai giorni nostri, fino a Hillary Clinton uscita vincitrice dalla convention democratica di Philadelphia. La votazione si è tenuta in ordine alfabetico, da stato a stato. Quando è arrivato il turno del Vermont, il senatore Bernie Sanders, suo rivale alle primarie, ha chiesto di interrompere le votazioni e sospendere le regole per “nominare Hillary per acclamazione”. Un segno di ritrovata unità.
“È storia. Questo momento è per ogni bambina che sogna in grande. Più forti insieme”, ha commentato Hillary su Twitter postando le parole pronunciate da Sanders.”Che onore incredibile mi avere dato”, ha successivamente detto Hillary in un collegamento via satellite da New York. “Sono così orgogliosa perché oggi abbiamo appena rotto il più alto soffitto di vetro nella nostra storia”, ha aggiunto l’ex first lady, riferendosi metaforicamente alle barriere invisibili che le donne devono affrontare nel loro avanzamento di carriera. “Se c’è una ragazzina in ascolto, ho un messaggio per lei – ha concluso – io posso diventare la prima donna presidente, ma tu sarai la prossima”.
OSVALDO BALDACCI

27 Luglio 2016
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