LEGALIZZAZIONE CANNABIS
2:12 pm, 25 Luglio 16 calendario

Cannabis, approda in aula la legge per la legalizzazione

Di: Redazione Metronews
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ROMA «Disposizioni in materia di legalizzazione della coltivazione, della lavorazione e della vendita della cannabis e dei suoi derivati». Così recita l’avvio della discussione sulla proposta di legge, che prenderà il via oggi alla Camera per decidere se l’Italia aprirà all’uso delle cosiddette droghe leggere. Un tema che divide le forze poltiche, anche in seno alla stessa maggioranza che sostiene il governo.
Già ieri infatti il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, su Twitter, aveva espresso forte e chiaro la propria contrarietà: «Alcol e droga sono una piaga. Non diciamo solo no alla liberalizzazione della cannabis, diciamo no a tutte le dipendenze».
Di parere opposto Pierpaolo Vargiu, deputato indipendente del gruppo Scelta Civica, che ha commentato così l’avvio dell’iter sulla legalizzazione: «Più di una nuova legge elettorale e di una riforma costituzionale, sono momenti come quello che vivremo oggi in aula che ci porteranno dritti nella Terza Repubblica. Oggi è il giorno del riscatto del parlamento, che non ratifica decreti e proposte del governo, ma porta avanti una sua distinta agenda. Lo facciamo su una misura popolare, sentita non solo dai giovani che ci sostengono sui social network, ma anche e sopratutto da chi combatte le mafie e l’illegalità, soci scomodi e scontati della cultura neoproibizionista». ha concluso il parlamentare.
La proposta di legge è di natura trasversale: è infatti sostenuta dal gruppo interparlamentare “Cannabis Legale”, che unisce circa 200 onorevoli di diverse forze politiche, capitanato dal senatore e sottosegretario agli esteri Benedetto Della Vedova.
La proposta di legge, però, è approdata in Aula alla Camera, ma solo per la discussione generale. Tutto, infatti, sarà rinviato a settembre, a partire dalle questioni pregiudiziali che sono state presentate da Area popolare. Lo ha confermato il capogruppo Pd in commissione Giustizia a Montecitorio, Walter Verini. Poco meno di 2 mila emendamenti e incognita sui numeri. Questi, viene spiegato, sono i due principali motivi che hanno indotto la maggioranza a far slittare a settembre le votazioni. Una decisione che, obtorto collo, è stata accolta anche da Sinistra italiana.
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25 Luglio 2016
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