INDAGINI IN ATAC
9:54 pm, 21 Luglio 16 calendario

Spese sospette in Atac Blitz della Finanza

Di: Redazione Metronews
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ROMA Nuovo terremoto in Atac, con la procura che ieri mattina ha dato il via libera a un blitz effettuato dagli agenti del Nucleo tributario della Guardia di finanza.
Dichiarazione infedele di reddito. È l’ipotesi di reato, a carico di ignoti, sulla quale indaga piazzale Clodio, in merito alle mense e i bar aziendali della municipalizzata del trasporto pubblico. Sono stati perquisiti gli uffici e i locali del dopolavoro Atac-Cotral in via Prenestina. Gli investigatori, coordinati dal pm Nicola Maiorano, vogliono capire come sia contabilizzato il servizio di mense e bar per il quale Atac spende ogni anno 4 milioni di euro, accantonando una somma per ogni dipendente. Un fiume di denaro, al quale partecipano con una quota mensile gli stessi lavoratori, e che negli anni è stato affidato, nella maggior parte dei casi, senza appalti. L’azienda stessa non sa come vengano gestite nel dettaglio le spese delle mense: poco chiare sono infatti le informazioni sui responsabili e i dipendenti del servizio, del quale possono usufruire i circa 12 mila lavoratori Atac a un costo medio di quattro euro a pasto.
L’impegno del dg di Atac
Era stato proprio il direttore generale di Atac Marco Rettighieri a consegnare due mesi fa in procura un dossier nel quale erano messe in luce una serie di criticità dell’azienda a cominciare dai costi di gestione di alcuni servizi. Da quelle carte ha preso spunto la procura che, sull’azienda, ha vari fascicoli aperti: oltre all’inchiesta dalla quale sono scaturite le perquisizioni di ieri, si indaga sui costi delle forniture di pneumatici per i bus, e su possibili illeciti nell’ambito dei permessi sindacali retribuiti che, secondo una stima di Atac, nel 2015 sarebbero costati 4,3 milioni di euro e un milione e mezzo nei primi quattro mesi del 2016.
Quella di ieri è la seconda perquisizione della Guardia di finanza che ha come oggetto il trasporto pubblico, da quando si è insediata la sindaca Raggi.
La scorsa settimana, sulla base di un’indagine aperta nel 2013, le fiamme gialle avevano sequestrato una serie di documenti riguardanti la costruzione della Metro C, con perquisizioni in Comune e nella sede di Roma Metropolitane: nell’inchiesta sono indagate 13 persone tra le quali l’ex assessore ai Trasporti dell’epoca Marino, Guido Improta, e l’ex dirigente del ministero dei Trasporti, Ercole Incalza.
Prima del direttore generale dell’Atac era stato un altro ex assessore ai Trasporti della giunta Marino, Stefano Esposito, a far visita al procuratore capo di Roma per presentare un esposto sulla mala gestione di Atac: il senatore Pd, nell’autunno scorso, aveva consegnato a Giuseppe Pignatone un dossier di un centinaio di pagine relativo, tra l’altro, agli appalti degli ultimi cinque anni della metropolitana e della tanto discussa linea Roma-Lido, che collega la capitale al litorale.
METRO

21 Luglio 2016
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