EUROPA
6:15 pm, 21 Luglio 16 calendario

Post Brexit l’Europa in cifre

Di: Redazione Metronews
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EUROPA. Il referendum inglese dello scorso 23 giugno ha sancito la fine della membership europea della Gran Bretagna, lasciando una scia di incertezze, insieme alla paura di un effetto domino in altri paesi del Vecchio Continente. L’Unione, secondo Ambrosetti, AD dell’European House, assisterà a un -6 per cento di export fuori confine, a un -13,8 per cento di posti di lavoro. 
 
Quanto alla popolazione, con il leave inglese, il numero di giovani in Europa diminuisce del 14,2 per cento e il numero sella popolazione – in generale – del 12,8 per cento. Inoltre, secondo le stime dell’agenzia di rating Standard & Poor’s (S&P), Brexit costerà al paese l’1,2 per cento del Pil nel 2017 e l’1 per cento nel 2018 e lo 0,8 per cento del Pil nel biennio 2017-2018 all’Eurozona. 
Non solo: S&P, dopo il referendum, ha declassato il Regno Unito dal grado AAA, indice di elevata affidabilità finanziaria, ad una doppia A (AA), proprio a causa delle prospettive di instabilità nella Queen’s Land. 
Brexit comporterà anche lo stop dei contributi versati a Bruxelles da Londra, che contribuiva al budget europeo con circa 11 miliardi di sterline l’anno, lo 0,5 per cento del suo Pil, ricevendo in cambio circa 7 miliardi di sterline, la maggior parte destinati al settore agricolo (dati Commissione europea). 
Il Pil di altri Paesi
Sempre secondo S&P, la scelta degli inglesi avrà impatto forte sul Prodotto interno lordo di alcuni paesi europei (7,1 per cento per l’Irlanda, 6,6 per cento per l’Olanda, 7,4 per cento  per il Belgio) mentre altri sono meno vulnerabili: tra questi, l’Italia il cui Prodotto interno lordo, come affermato dal governatore di Bankitalia Ignazio Visco, è condizionato dall’export verso la Gran Bretagna solamente per il 3 per cento.
CATERINA ISIDORI

21 Luglio 2016
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