Vinicio Capossela canta la Polvere e l’Ombra

TORINO Poche settimane fa ha pubblicato l’ambizioso “Canzoni della Cupa”, doppio cd che mescola l’amore per la cultura popolare italiana e quello per la grande frontiera Usa. Un album diviso in due parti, “Polvere” e “Ombra”, facce contrapposte della stessa medaglia. E ora per Vinicio Capossela è tempo di partire in tour col primo dei due progetti, “Polvere”, che mercoledì approderà al Flowers Festival (ore 21, euro 30; in apertura Mau Mau).
«È un concerto che ci collega alle nostre radici, e le fa affiorare nel mondo contemporaneo. Un mondo di frontiere grandemente aperte per la musica, ma tragicamente chiuse per gli uomini – spiega il cantautore – Il concerto della Polvere evoca la cultura della terra, il senso della festa, il sudore, la fatica, il sole nel pomeriggio, la tavola imbandita, l’aia in cui ballare per lo sposalizio, ma anche i paesi vuoti, i binari abbandonati. Tutto un tipo di umanità che ri-conosciamo per senso di appartenenza».
Un folk alla Capossela, insomma, che per l’occasione suonerà chitarre e fisarmonica accompagnato da un folto gruppo di musicisti. In scaletta non mancherà comunque una buona manciata di classici. E per i fan più incalliti ai concerti sarà disponibile “Vinic-io”, libro fotografico di Valerio Spada in un box a tiratura limitata. 
Sempre al Flowers Festival, giovedì, appuntamento da non perdere per i rockettari più incalliti. Sul palco ritroveremo, per la loro unica data italiana, i Pixies, celebre gruppo alternativo americano anni Ottanta in procinto di pubblicare, il 30 settembre, il nuovo album “Head Carrier”, anticipato dal singolo “Um chagga lagga”, un ruspante pezzo semiacustico dal sapore punk . In apertura si esibiranno i Ministri (ore 21, euro 35). 
DIEGO PERUGINI