Turchia
6:30 pm, 19 Luglio 16 calendario

Turchia, 10 mila arresti via tutti i rettori

Di: Redazione Metronews
condividi

TURCHIA. Dopo il fallito golpe di venerdì, la scure di Recep Tayyp Erdogan si abbatte anche sul sistema dell’istruzione: le autorità turche hanno sollecitato le dimissioni dei rettori di tutte le Università del Paese, tanto pubbliche come private, per un totale di 1.577 atenei. Sono inoltre stati sospesi  oltre 15.200 tra impiegati e funzionari del ministero della Pubblica Istruzione, e a loro carico è stata aperta un’inchiesta perché sospettati di essere legati al Feto, come è chiamato ufficialmente il movimento islamista, definito una mera organizzazione terroristica, facente capo al predicatore Fethullah Gulen, ex alleato e ora nemico numero uno di Erdogan, che lo accusa di essere dietro il tentato golpe. I dipendenti pubblici appena epurati vanno ad aggiungersi ai quasi 8.800 del ministero dell’Interno e ai più di 2.500 di altri dicasteri, nei cui confronti erano già stati adottati provvedimenti analoghi. Nelle stesse ore il governo turco ha inviato a Washington 4 dossier per chiedere l’estradizione di Gulen. Il potente imam esule in Pennsylvania da vent’anni viene indicato come il vero regista del golpe fallito. Il premier Binali Yildirim ha spiegato che, secondo il suo governo, Gulen avrebbe cominciato «sin dagli anni Ottanta a infiltrare i gangli dell’esercito». Il segretario di Stato Usa John Kerry ne discuterà con il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu a margine del vertice internazionale per la lotta all’Isis, in programma mercoledì e giovedì a Washington.
Intanto proseguono le epurazioni anche dai gangli dell’esercito, dell’amministrazione e della magistratura, compresi un centinaio di uomini dell’intelligence (non operativi) sospesi dal servizio. È salito a 9.322 il numero delle persone arrestate per legami con il golpe.  In manette è finito anche un secondo consigliere militare di Erdogan. Ad accendere le polemiche interne in Turchia c’è anche il fatto che dal fallito colpo di stato militare del 15 luglio, Erdogan  non è più ritornato ad Ankara.
METRO/AGI

19 Luglio 2016
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo