Andria/Disastro ferroviario
6:40 pm, 18 Luglio 16 calendario

Capostazione di Andria: Non ho corretto l’ora

Di: Redazione Metronews
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BARI.  «Non ho modificato l’orario sul registro, quella grafia non è mia». Il capostazione Vito Piccarreta, uno dei sei indagati per il disastro ferroviario della Bari Nord costato la vita a 23 persone, non ha avuto dubbi nel disconoscere la correzione a penna riportata sui registri di viaggio della stazione di Andria riguardo alla partenza del treno, l’ET1021, avvenuta alle 10.59, durante l’interrogatorio davanti ai 5 pm della Procura di Trani che indagano sul disastro della Ferrotramviaria. Tra Andria e Corato, due treni, che viaggiavano su binario unico in due direzioni opposte, si sono scontrati dopo le ore 11 del 12 luglio scorso. Il capostazione di Andria, Piccarreta, avrebbe avvisato il collega di Corato, Alessio Porcelli, che alle 10.59 partiva il treno diretto dal capoluogo della Bat verso la cittadina del Barese. L’annotazione a penna con correzione è ritenuta sospetta, facendo intuire che la partenza effettiva  del convoglio sia avvenuta dopo le 11 e poi sia stata modificata. Ma Piccarreta ha prontamente smentito che possa essere sua. Ieri è stato  nterrogato anche Alessio Porcelli, il capostazione di Corato, anche lui tra i sei indagati (i due capistazione, i vertici di Ferrotramviaria e il capotreno superstite). Anche il suo legale, Massimo Chiusolo, aveva chiesto il rinvio perché è impegnato in un processo a Bari.
I feriti
 Sono scesi a 17 i feriti ricoverati, cinque dei quali con prognosi riservata, negli ospedali tra Bari, Andria e Barletta, per l’incidente ferroviario del 12 luglio. I dati sono stati raccolti a cura del Dipartimento per le Politiche della Salute della Regione Puglia. Ieri in mattinata il ministro della Salute, a Bari per un Convegno al Policlinico, ha incontrato alcune delle persone ricoverate e ha dichiarato che questa tragedia «ha evidenziato l’ottima capacità di intervento e soccorso del sistema sanitario barese. Grande è stata poi la risposta dei tantissimi cittadini che hanno donato il sangue».
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18 Luglio 2016
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