Concessioni balneari
9:46 am, 15 Luglio 16 calendario

Spiagge, è fuorilegge la proroga sine die

Di: Redazione Metronews
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Roma. C’è chi parla di “ottusità burocrate che distrugge l’economia”. C’è chi plaude e festeggia. La sentenza della Corte di giustizia europea di ieri è un terremoto per 30 mila imprese italiane e per l’economia turistica del nostro Paese. Le concessioni per gli stabilimenti balneari  – scrive la Corte europea – non possono essere prorogate in modo automatico in assenza di qualsiasi procedura di selezione. Cioè, come avviene in Italia, senza gara. 
In Italia, la normativa ha disposto una proroga automatica e generalizzata della data di scadenza  e l’ultima è al 31 dicembre 2020. Nonostante tale legge, ad alcuni operatori privati del settore turistico è stata negata da parte delle autorità italiane la proroga delle concessioni. Essi hanno quindi presentato ricorso e i giudici italiani si sono rivolti alla Corte di giustizia europea che con la sentenza di ieri stabilisce quindi deve i servizi devono essere messi a gara. 
«Adesso serve un decreto legge per salvare 30 mila imprese balneari – dice Cna balneari – È un durissimo colpo per il sistema turistico nazionale». «Ci sentiamo trascurati. Si tratta di 300.000 posti di lavoro diretti», rincara la dose Assobalneari. «Esamineremo con attenzione la determinazione della Corte europea. Quello che voglio dire con grande chiarezza è che si pretende di applicare le stesse regole della concorrenza a Google e agli stabilimenti balneari di Cervia», spiega Piero Fassino, presidente Anci. «Servono regole chiare – per Legambiente – Solo così si potrà porre fine al far west selvaggio, ripristinare la legalità e la trasparenza e restituire ai cittadini una parte di mare spesso negato». ste.div.

15 Luglio 2016
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