EMERGENZA TOPI
10:40 pm, 14 Luglio 16 calendario

Trastevere, donna morsa da un ratto

Di: Redazione Metronews
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ROMA «Assaggiata» da un ratto, come ha raccontato lei stessa all’agenzia Askanews,  mentre era seduta con degli amici su una panchina di piazza San Cosimato, nel cuore di Trastevere. La protagonista della sfortunata vicenda si chiama Valentina Fantuzzo.
Un episodio che risale allo scorso 7 luglio e che rende l’idea di quanto sia grave l’emergenza topi in città, dopo il caso di Tor Bella Monaca, dove in un video un gruppo di ragazzini contava oltre 20 ratti uscire dai cassonetti in pochi minuti, e le decine di segnalazioni in Roma. La donna ha spiegato ad Askanews tutte le difficoltà per sottoporsi alla profilassi, tra centri chiusi, con orari ridotti e informazioni mediche contraddittorie. Solo dopo 72 ore è riuscita a sottoporsi all’antitetanica.
Lungotevere ripulito
Trastevere ha visto ieri l’intervento di vigili, personale Ama e forze dell’ordine, per bonificare la banchina dove lo scorso 2 luglio è morto annegato lo studente del Wisconsin Beau Solomon. Una morte per la quale è indagato Massimo Galioto, uno dei punkabbestia che vivono proprio nei pressi di ponte Garibaldi. Alla bonifica era presente la sindaca Virginia Raggi, accompagnata dall’assessora all’Ambiente Paola Muraro e dalla presidente del I Municipio Sabrina Alfonsi. «Queste operazioni dovranno continuare per tutta la lunghezza dell’argine. Convocheremo a breve tutti i presidenti dei Municipi coinvolti e una conferenza dei servizi, perché il lungotevere dev’essere presidiato, anche con attività per i cittadini. Questo è il miglior modo anche di aumentare la sicurezza: renderlo vivo», ha detto la prima cittadina, aggiungendo: «Stiamo lavorando anche sull’illuminazione». E sull’ipotesi di un presidio anche con videosorveglianza ha replicato: «Stiamo valutando. Chiederemo anche la collaborazione delle forze dell’ordine, e della polizia fluviale. Ci saranno tante persone insomma che dovranno prendersi cura di questa parte della città, fondamentale per noi». E sullo sgombero delle persone che popolano la banchina ha detto: «Sono intervenuti i servizi sociali. Dobbiamo trovare comunque una collocazione. È chiaro che non possiamo accettare una baraccopoli, né qui sugli argini del Tevere né da nessuna parte».
Le operazioni di bonifica ieri hanno interessato il tratto di banchina che va da ponte Sublicio e Ponte Mazzini e nei prossimi giorni interesseranno tutta la parte di fiume che attraversa la città. Sono stati raccolti 20 quintali di rifiuti, rimosse una decina di baracche e identificate 14 persone, tre delle quali italiane. Una di loro è stata arrestata per spaccio di droga. Nell’area, assieme gli occupanti, vivevano anche sei cani. Uno di loro, senza padrone è legato a un palo, è stato affidato alle cure di una cooperativa.
METRO

14 Luglio 2016
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