Corruzione
8:45 pm, 14 Luglio 16 calendario

Corruzione ostacola le opere fatte bene

Di: Redazione Metronews
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ROMA «La tragedia avvenuta in Puglia probabilmente è stata frutto di un errore umano, sarà la magistratura a stabilirlo, ma certamente è anche conseguenza di un problema atavico del nostro Paese, la difficoltà di mettere in campo infrastrutture adeguate. E uno dei motivi di questa difficoltà è da individuare proprio nella corruzione». Così il presidente dell’Anac, Raffaele Cantone, alla presentazione della sua Relazione annuale. Nel pomeriggio la precisazione che nel riferimento alla corruzione non c’era «alcun legame diretto con la vicenda dell’incidente». Presentando i dati, Cantone ha sottolineato che finalmente iniziano ad intravedersi gli “anticorpi” contro la corruzione, un «male atavico» dell’Italia. Ma c’è ancora parecchio da lavorare: sugli appalti, sulla trasparenza, sulle nomine.
Segnalazioni di anomalie in aumento
Proprio sugli appalti le segnalazioni di “anomalie” all’Anac sono passate da circa 1.200 nel 2014 a quasi 3.000 nel 2015, generando l’apertura di circa 1.880 fascicoli (con un balzo di oltre il 50% rispetto al 2014). Nella sua relazione Cantone ha posto particolare attenzione alla città di Roma: «Le verifiche sulla gestione di ben 1.850 procedure, non ad evidenza pubblica, hanno mostrato numerosi e gravi conflitti di illegittimità. Abbiamo rilevato un ricorso generalizzato a procedure sottratte al confronto concorrenziale; la carenza/omissione della verifica dei requisiti di partecipazione; un improprio ricorso all’affidamento diretto di servizi a cooperative sociali e carenze nella verifica dell’esecuzione del contratto».
Il caso della Metro C: valutare se fermarla
«Un quadro sconcertante – ha commentato la sindaca di Roma, Virginia Raggi – ma noi siamo qui per riportare la legalità». «Sul caso della Metro C di Roma, colpisce il fatto che il progetto posto a base di gara era carente di adeguate indagini preventive per una parte molto estesa del tracciato». Lo ha sottolineato Cantone. «Considerato il rilevante incremento di tempi e costi – ha proseguito – abbiamo invitato i soggetti coinvolti ad assumere ponderate decisioni circa il prosieguo dell’opera». Nella relazione di Cantone una sottolineatura anche per le «criticità molto gravi emerse in relazione alla gestione dei rifiuti in alcune realtà (come in Sicilia e in Puglia), per le quali non si vedono vie d’uscita in tempi brevi».
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14 Luglio 2016
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