INCIDENTE FERROVIARIO
8:52 pm, 13 Luglio 16 calendario

A Bari l’omaggio alle 23 vittime

Di: Redazione Metronews
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ANDRIA Sono 23 i morti accertati del disastro ferroviario avvenuto martedì in Puglia tra Corato e Andria. La conferma è arrivata dal procuratore di Trani al termine di una giornata drammaticamente segnata dalle procedure di riconoscimento delle salme che sono state composte all’Istituto di Medicina legale del Policlinico di Bari. Sarà qui che giovedì verrà allestita la camera ardente, alla quale potrebbe far visita nel pomeriggio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Mercoledì alcuni hanno pouto infatti riconoscere i congiunti solo indirettamente, per i terribili effetti sulle salme di un impatto terrificante. Entro venerdì tutti i corpi dovrebbero essere messi a disposizione delle famiglie, dunque sabato potrebbero tenersi i funerali anche se sono ancora in corso contatti tra la Protezione civile locale e Palazzo Chigi per decidere se svolgerli in forma privata o pubblica.
“Era una madre dolcissima”
«Ora come fai a spiegare a una bambina di due anni e mezzo che crescerà senza una madre?», si domandavano in lacrime le amiche della mamma 30enne rimasta stritolata dalle lamieri. Una pendolare come tante. «Quel treno lo prendeva ogni giorno per andare a lavorare – raccontano ancora le amiche – era una persona bellissima, bionda con gli occhi chiari, una madre dolcissima». Intanto dei 52 feriti sono 23 quelli ancora ricoverati e restano stazionarie le condizioni degli otto più gravi ma non in pericolo di vita.
Trovata una “scatola nera”
Dopo l’intera notte di lavoro per staccare i due convogli e rimuovere le macerie è stata dichiarata “libera” la tratta coinvolta dall’ incidente. Vigili del fuoco e forze di polizia hanno recuperato integra la “scatola nera” di uno dei due convogli coinvolti, mentre l’altra era ridotta in frammenti. L’esame dell’apparato dovrebbe consentire di ricostruire gli ultimi momenti della corsa dei treni sino al momento dell’impatto: a che velocità procedevano e se c’è stato qualche tentativo di frenata. L’Inail ha attivato una task force per garantire supporto ai superstiti e ai familiari delle vittime.
Rabbia dei parenti: “Meritano giustizia”
«Aiutateci a trovare i responsabili, devono pagare perché i nostri congiunti non dovevano morire così: meritiamo giustizia e abbiamo paura che i soliti poteri forti possano nascondere tutto». La rabbia dei parenti delle vittime esplode fuori dal Policlinico di Bari, dove sono stati ricomposti i corpi. «Non ci accontenteremo di verità di facciata», mette in chiaro il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Duri i Cinque Stelle che accusano il ministro Delrio di essere «il primo responsabile, politicamente, di questa tragedia». «Con le tecnologie a disposizione – ha scritto Beppe Grillo – è inaccettabile parlare di un incidente».
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13 Luglio 2016
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