Salone del Libro Blitz al Lingotto

TORINO Quattro arresti per turbativa d’asta. Questa l’ultima tegola che si è abbattuta, ieri, sul Salone del Libro, da oltre un anno nel mirino della magistratura per i conti in rosso e per l’ipotesi di peculato che vede indagato l’ex presidente del Fondazione del Libro, Rolando Picchioni.
In manette sono finiti i protagonisti della gara bandita per la concessione dell’organizzazione del Salone del Libro per il triennio 2016-2018. La misura in carcere è per un funzionario della Fondazione, Valentino Macri, componente della Commissione giudicatrice. Con lui anche Regis Faure, direttore generale di Lingotto Fiere, Roberto Fantino, direttore marketing della stessa società. Ai domiciliari è stato messo Antonio Bruzzone, dirigente di Bologna Eventi. Tra gli indagati, invece, c’è l’ex assessore alla cultura Maurizio Braccialarghe.
In sostanza Macri, in qualità di componente della commissione aggiudicatrice, avrebbe trasmesso informazioni coperte dal segreto a Roberto Fantino e Regis Faure. Questo avrebbe consentito a Gl Events di avvantaggiarsi sul bando di gara, ma anche di prendere contatti con la società Bologna Fiere per concordare l’uscita di scena di quest’ultima e vincere il bando. E sull’inchiesta, ieri, sono intervenuti anche il sindaco Chiara Appendino e il presidente della Regione, Sergio Chiamparino che chiedono «sia fatta chiarezza» e manifestano la necessità di «una nuova governace» ai vertici della Fondazione.
REBECCA ANVERSA