Razzismo
9:21 pm, 6 Luglio 16 calendario

Insulti razzisti e rissa Fermo, ucciso rifugiato

Di: Redazione Metronews
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FERMO Tragica fine per una tremenda odissea. È morto per le violenze subite Emmanuel Chidi Namdi, 36enne nigeriano, picchiato selvaggiamente a Fermo per aver reagito a epiteti razzisti rivolti alla sua compagna. I due erano stati accolti pochi mesi fa dalla Chiesa locale dopo esser sfuggiti alla violenza di Boko Haram in Nigeria, dopo aver attraversato il Niger, superato le terribili violenze della Libia ed essere sbarcati in Italia a seguito di una drammatica traversata in cui la donna ha perso un bambino. L’uomo stava passeggiando con la fidanzata 24enne in via XX settembre quando un fermano noto ultrà della squadra locale (ne sarebbe coinvolto anche un secondo), ha iniziato a provocare la coppia, chiamando «scimmia» lei e insultando pesantemente anche lui. Emmanuel ha reagito alle provocazioni, Ne sarebbe scaturita una rissa, con un paletto della segnaletica estratto dalla strada, violenti fendenti e un colpo probabilmente decisivo che ha raggiunto il giovane nigeriano alla nuca. Una volta a terra il giovane sarebbe stato colpito ripetutamente riducendolo in fin di vita. Dopo un giorno di agonia, attaccato al respiratore, l’uomo è morto. 
Don Vinicio Albanesi, presidente della Comunità di Capodarco, lancia una denuncia: potrebbe esserci un collegamento tra la morte e il gruppo che nei mesi scorsi ha piazzato delle bombe davanti ad alcune chiese nella cittadina marchigiana: «Ci sono piccoli gruppi di persone che si sentono di appartenere evidentemente alla razza ariana! Fanno capo anche alla tifoseria locale e secondo me si tratta dello stesso giro che ha posto le bombe davanti alle nostre chiese!».
METRO

6 Luglio 2016
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