Il circo anomalo della coppia fra passato e futuro

TORINO Un sottile, dinamico e magico equilibrio tra ricordo e nostalgia. Verso quest’atmosfera andrà mercoledì allo Chapiteau Vertigo al Parco Culturale Le Serre di Grugliasco la Compagnia italiana Makía per la prima per il Festival Internazionale “Sul Filo del Circo” del suo “Bloom – Il circo anomalo della coppia fra ruggine e brillantina” di e con Rio Ballerani, Elisa Mutto e Amedeo Garri e con la regia di Milo Scotton.
Tra le rovine di un Drive In, un juke-box abbandonato nella nebbia gracchia le sue note incoraggianti a scatti. Emblema di un mondo che non esiste più, ricordo vago di un’epoca di ribellione, prosperità, gioia spensierata e voglia di riscatto del primo dopoguerra. Ma col tempo tutto si corrompe, la felicità di plastica si rivela un’utopia e le fragilità, gli eccessi, aprono il varco al dubbio e al realismo disincantato. La compagnia Makía porrà così le basi di una ricerca drammaturgica pronta ad indagare sui confini dell’animo umano. Tra discipline aeree come il cerchio aereo e tessuti, contorsionismo, palo cinese ed evoluzioni a terra emergerà una gioventù che rispecchia la fragilità umana, con ansie, eccessi, leggerezze e rancori per una condizione di costante disequilibrio che non sa ancora come vivere.
In bilico tra passato e futuro, tra brillantina e ruggine, i tre protagonisti sonderanno l’attuale crisi di valori fonte del nichilismo dilagante fino a trovarsi faccia a faccia con un ospite inquietante a cui i giovani protagonisti contrapporranno quello che hanno da regalare come sudore, coraggio, energia e tanta passione (Info: sulfilodelcirco.com).
 ANTONIO GARBISA