Istanbul attaccata perché è già Europa

ROMA Istanbul non è stata scelta a caso. La situazione turca è molto confusa, allo stesso tempo Istanbul è già Europa. E l’attacco all’aeroporto, come a Bruxelles, rappresenta una nuova tipologia di minaccia con cui confrontarsi. Lo spiega Andrea Margelletti, presidente del Ce.S.I.
Cosa significa l’attentato di Istanbul?
La Turchia ha una situazione di conflittualità interna mostruosa, con una pluralità di soggetti che combattono: vari gruppi curdi, l’estrema sinistra e l’estrema destra, il terrorismo di matrice religiosa, persino una possibile strategia della tensione da parte di alcuni apparati. A fronte di questa situazione assolutamente drammatica ed esplosiva, al confine della Turchia c’è una guerra che non è tra Stati,ma dove c’è una pluralità di soggetti internazionali ognuno dei quali fa una politica autonoma.
Non ha mai nominato l’Isis…
Nessuna malizia, l’Isis è assolutamente uno di tutti quei soggetti coinvolti in quella dinamica sia inTurchia, sia soprattutto in Siria e Iraq. È anzi il maggior indiziato per l’attacco all’aeroporto. Secondo me le modalità dell’attacco rispecchiano la dinamica dell’Isis, lo stile è quello e anche gli obiettivi presi di mira.
È stato colpito un aeroporto…
È il nuovo modello cui guarda l’Isis, come a Bruxelles. Luoghi non troppo fortemente presidiati. Non si attaccano più gli aerei, ma gli spazi prima dei controlli. Luoghi di transito e di accoglienza, come appunto gli aeroporti, o le stazioni ferroviarie o altro di simile. L’obiettivo non è attaccare il simbolo o la struttura militare o politica, bensì vogliono colpire i luoghi della quotidianità della gente. Cosa che per loro è anche più facile.
Istanbul è stata attaccata perché è Turchia o perché è già Europa?
Temo che il punto vero sia che si attacca Istanbul perché se si colpisce Ankara non si otterrebbe la stessa risonanza. Gli attentati a Istanbul non sono paragonabili a quelli a Baghdad o Damasco, fanno invece parte del gruppo con quelli di Parigi e Bruxelles. Istanbul è Europa.
Un ulteriore avvertimento che la minaccia terrorismo resta alta anche per l’Europa?
Che la minaccia in Europa sia e resti alta è ormai un fatto evidente e costante. Non dobbiamo farci distrarre da qualche periodo tranquillo. D’altro canto basta pensare ai foreign fighters che come sono andati in Medio Oriente così tornano da noi.
OSVALDO BALDACCI
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