Il caos rifiuti non si ferma

ROMA. Cassonetti stracolmi, strade sporche e un nuovo doppio sciopero in vista, il terzo in poche settimane. La gestione dei rifiuti a Roma è sempre più calda. E il tema sarà con tutta probabilità all’ordine del giorno del primo Consiglio comunale della nuova amministrazione capitolina. Ieri  la sindaca Virginia Raggi ha firmato l’ordinanza per la convocazione della prima seduta dell’Assemblea capitolina confermando la data del 7 luglio, quattro giorni prima dello sciopero indetto dai netturbini.
Il doppio sciopero
 Mentre i vertici dell’Ama traballano e dopo due giornate di mobilitazione, una a fine maggio e l’altra a metà giugno, i dipendenti del settore igiene ambientale hanno deciso di alzare il tiro: il prossimo sciopero sarà di due giorni ed è in programma per l’11 e il 12 luglio. 48 ore di stop per la raccolta cittadina che potrebbero mettere a serio rischio la già delicata situazione della gestione dei rifiuti romana.  Al centro della rivendicazione il rinnovo del contratto nazionale, problemi legati alla sicurezza e alla salubrità delle condizioni di lavoro.
Rivolta dei rifiuti
Intanto non ha tregua la cosiddetta “rivolta dei rifiuti”, una protesta che sta interessando molti quartieri di Roma. A Tor Bella Monaca, dopo i fatti dello scorso 2 giugno, quando vennero dati alle fiamme una ventina di cassonetti dell’immondizia, l’altra sera si sono ripresentate le stesse scene con rifiuti rovesciati a bloccare le strade e cumuli di spazzatura dati alle fiamme.
Il Piano emergenza
Il presidente Ama Daniele Fortini ha elaborato un piano per uscire da questa fase emergenzialee: più operatori, almeno 300, per strada a partire da ieri, giorno festivo di San Pietro e Paolo, e soprattutto iniziare subito rafforzare i viaggi dei camion negli impianti fuori dalla Capitale. Frosinone, Latina ed Avezzano i luoghi di destinazione di 100 tonnellate di rifiuti al giorno.m
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