Viaggio nella storia
8:41 pm, 29 Giugno 16 calendario

Contro i tedeschi dal 1923 la sfida delle sfide

Di: Redazione Metronews
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CALCIO La prima volta di Italia-Germania avviene in un freddo capodanno milanese. Le nazionali dei due paesi si scontrano il 1° gennaio 1923 in un’amichevole nello stadio di viale Lombardia, che al tempo apparteneva al Milan. L’Italia va sotto di un gol, reagisce e dilaga: un copione che si sarebbe visto e rivisto mille volte in futuro. Per avere il primo incontro ufficiale bisognerà invece attendere trentanove anni: il 31 maggio 1962, ai Mondiali del Cile, e finirà con uno scialbo 0-0. Tutto il contrario della gagliarda partita di Milano, giocata nel clima di riavvicinamento tra le potenze uscite dalla prima guerra mondiale. Il Corriere della sera del giorno del match riporta in prima pagina che sta per aprirsi la conferenza di Parigi, e che la Francia è disposta ad accordare alla Germania una moratoria di due anni sui versamenti in denaro dei danni di guerra, mentre quelli in natura devono comunque essere effettuati.
Il giorno successivo, 2 gennaio, il Corriere, a pagina 5, pubblica la cronaca della partita. «Il vasto campo del Milan si è dimostrato insufficiente a contenere l’immensa folla che si è rovesciata ieri in viale Lombardia per assistere all’incontro italo-germanico» esordisce l’articolo siglato e.d. Quindicimila persone che quando le squadre entrano sul terreno di gioco «non stanno nei posti loro assegnati dietro le palizzate e lentamente straripano nel campo a stento trattenute nei limiti del possibile dai bersaglieri incaricati del servizio d’ordine.»
Alle 14.45 lo svizzero Schutz fischia l’inizio. Si gioca, ma non si segna. Il primo tempo si chiude sullo 0-0. Nella ripresa sono i tedeschi ad andare in goal. A  questo punto arriva la reazione: «L’insuccesso però ha il potere di scuotere gli italiani.»
In ogni caso, fino a dieci minuti dal termine la Germania conduce e sembra in grado di portare a casa la vittoria. Invece no: gli italiani segneranno tre reti. Finisce 3-1. «Il pubblico invade il campo gridando lungamente il suo plauso ai baldi giocatori italiani.» «La indiscussa superiorità tedesca è stata neutralizzata a meraviglia  dalla sicura baldanza dei nostri calciatori», commenta il cronista, e aggiunge: «I rudi, ma corretti germanici, non credevano certo di trovarsi di fronte una squadra forte e potente come l’italiana».
ALESSANDRO MARZO MAGNO

29 Giugno 2016
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