Caso Regeni l’Italia batte un colpetto
ROMA Ok del Senato, con 159 sì, al cosiddetto emendamento Regeni presentato dalle commissioni Difesa e Esteri al dl che proroga le missioni internazionali. L’emendamento blocca la cessione gratuita di materiali di ricambio per velivoli F16 alla Repubblica araba d’Egitto. I voti contrari sono stati 5, gli astenuti sono stati 17. Il Governo si era rimesso alla decisione dell’Aula. A seguire il Senato ha dato via libera all’intero dl che proroga le missioni internazionali, il quale passa ora alla Camera.
L’emendamento costituisce il primo atto parlamentare sulla vicenda Regeni nei 5 mesi trascorsi dall’omicidio. «Non è un atto ostile» ha specificatoilrelatore Sangalli «il nostro Paese ha titolo e diritto a continuare a tenere sotto pressione l’opinione pubblica e anche l’Egitto». Animatissimo e prolungato il dibattito, con l’accusa di scegliere un atto poco efficace ma politicamente dannosissimo ai rapporti fra Italia ed Egitto: «Stiamo negando al Cairo i pezzi di ricambio per gli aerei che combattono l’Isis», ha sostenuto Gasparri.
Per il presidente della commissione esteri del parlamento egiziano al-orabi la decisione rappresenta una escalation deplorevole che renderà più difficile ristabilire i rapporti con l’Italia.
Roma aveva già richiamato l’ambasciatore al Cairo. proseguono intanto le indagini congiunte sull’omicidio, ma anche l’arrivo dell’ultima documentazione ha lasciato insoddisfatti gli inquirenti italiani. Resta la sensazione che al di là delle dichiarazioni in Egitto risolvere il caso del giovane torturato e ucciso al Cairo non sia una priorità e rappresenti anzi un elemento scomodo.
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