Torino/No Tav
6:10 pm, 28 Giugno 16 calendario

No Tav, in due restano a casa: “Ribellione”

Di: Redazione Metronews
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TORINO La battaglia No Tav riprende vigore. L’occasione per riaccendere i riflettori sul tema della Torino-Lione sono state le 19 misure cautelari eseguite la scorsa settimana dalla procura di Torino per l’assalto al cantiere di Chiomonte, il 28 giugno del 2015.
Stamattina una decina di attivisti sono comparsi davanti al gip per gli interrogatori di garanzia. Qualcuno ha risposto alle domande del giudice, altri hanno scelto di rimanere in silenzio.
C’è stato anche chi ha deciso di non presentarsi in aula. Due gli attivisti che hanno scelto di disertare Palazzo di Giustizia: la pasionaria storica del movimento No Tav, Nicoletta Dosio, sottoposta ad obbligo di firma, e l’attivista Giuliano Borio, agli arresti domiciliari.
Sia Dosio che Borio avevano già manifestato il loro disappunto, la prima annunciando che non si sarebbe mai presentata in caserma a firmare. Il secondo evadendo dai domiciliari per partecipare a un’assemblea No Tav.
Ieri sono rimasti in Val Di Susa, mentre fuori dal tribunale era in corso un presidio No Tav. Con un messaggio video la Dosio ha fatto sapere che si è trattato di un gesto di «ribellione» aggiungendo che «30 anni di lotta meriterebbero una medaglia al valore e non una misura restrittiva». 
REBECCA ANVERSA
IL “CASO CHIROLI”
Prosegue sul web la raccolta di firme per Roberta Chiroli, la studentessa che ha scritto una tesi sui No Tav, condannata a 2 mesi per “concorso morale in violenza aggravata e occupazione di terreni”.
La dottoranda, accusata di aver preso parte ad alcune azioni dei No Tav,  spiega di aver usato  il “noi partecipativo” necessario alla “raccolta di notizie sul campo”.
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28 Giugno 2016
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