Spagna senza maggioranza Popolari primi, socialisti davanti a Podemos

SPAGNA La Spagna è ancora senza maggioranza. Tornata alle elezioni anticipate dopo sei mesi senza governo, conferma nelle urne il quadro frammentato fotografato dai sondaggi, anche se i risultati si discostano un po’ dalle attese. Si rafforzano i partiti tradizionali mentre non riesce il colpo grosso a Podemos, che alleandosi con la sinistra mirava a superare i socialisti e nelle intenzioni anche i popolari. Invece forse anche per effetto della Brexit i partiti tradizionali si sono ripresi. Il sistema non ha più nulla di bipolare. Il partito Popolare comunque arriva primo con il 32,9% dei voti e 13 seggi in più con lo spoglio al 95% (136, ma per governare ne servono 176). A sorpresa tengono i socialisti al 22,7%, restando 2° partito davanti a Podemos che si ferma al 21,1. Gli exit poll, invece, avevano confermato il netto sorpasso di Podemos sul Psoe. In leggero calo Ciudadanos.
Ora il Paese, che nell’epoca postfranchista è assolutamente disabituato a coalizioni, dovrà cercare di formare delle alleanze. Che saranno complesse. Non sembrano esserci i numeri per una già difficile coalizione di sinistra socialisti-Podemos, anche se Iglesias ieri sera ha detto di aver cercato Sanchez (senza risposta, per ora). La leadership poi spetta ai popolari,  ma solo l’inedita grande coalizione con i socialisti potrebbe garantire un’ampia maggioranza. Nei mesi scorsi ogni trattativa era fallita.
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