Il sesso per capire la società giaponese

CINEMA Il sesso per spiegare la società giapponese. È l’umanità che ruota  intorno all’albergo a ore  “Tokyo Love Hotel”,  titolo del film che segna il ritorno (dal 30 giugno) di Hiroki Ryuichi al cinema indie, dopo la gavetta nel circuito dei softcore giapponesi, i pink eiga. Qui il sesso è chiave di lettura delle piccole storie, manie e ossessioni di un’umanità che  sbaglia, ma non smette di sognare. «L’esperienza nel softcore è stata preziosa ma, se si fa sesso nel film, ciò che conta è l’umorismo. In realtà non sono stato abbastanza coraggioso: avrei dovuto intitolarlo “Mia sorella è un’attrice porno!”», chiosa il regista già divenuto un mito. SILVIA DI PAOLA