Brexit
11:39 am, 24 Giugno 16 calendario

Per lo sconfitto Cameron dimissioni a ottobre

Di: Redazione Metronews
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EUROPA «Il popolo britannico ha preso una decisione chiara. E ora ha bisogno di una leadership fresca. Farò tutto possibile per guidare questa nave nei prossimi mesi. Ma entro ottobre servirà un nuovo premier per iniziare i negoziati di uscita con l’Unione Europea». Così, a poche ore dal voto che ha sancito l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue, David Cameron ha annunciato che lascerà Downing Street. «Servirà una leadership forte, impegnata e determinata per preparare il negoziato con Bruxelles – ha aggiunto il leader conservatore – Intendo rispettare la volontà del popolo britannico». E già si sprecano le previsioni sul successore: il più accreditato a succedergli è l’ex sindaco di Londra e leader pro Brexit, Boris Johnson.
LE REAZIONI
Tra i primi a commentare il risultato della Brexit, il Presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz: «Dobbiamo rispettare la volontà sovrana del Regno unito. È un Paese che ha sempre oscillato e adesso ha deciso per l’uscita. Escono dal mercato unico più grande del mondo. Basta pensare alla quotazione della sterlina, che ha raggiunto i minimi storici. Si prevedono periodi difficili». Un riferimento non casuale, visto che venerdì la valuta inglese è caduta di oltre il 10%, toccando quota 1,3305 dollari, il minimo dal 1985. Contemporaneamente, le borse mondiali precipitavano: a Milano l’indice Ftse Mib perdeva l’11%, Londra recuperava fino a -5% ma solo dopo l’annuncio delle dimissioni di Cameron,  Francoforte giù del 6,4% e Parigi del 7,9%. «Mi aspetto che i negoziati sull’uscita comincino ora rapidamente», ha aggiunto Schulz , «non voglio che accada una cosa simile all’Euro».
Cancellerie al lavoro
A risultato assodato, le cancellerie d’Europa si sono messe in moto: Il premier Matteo Renzi ha sentito telefonicamente sia Angela Merkel che François Hollande. L’Eliseo ha poi reso nota un’altra lunga telefonata tra il presidente francese e la Cancelliera, la quale ha convocato per venerdi mattina tutti i partiti e i capigruppo parlamentari del Bundestag a un confronto sulla vittoria della Brexit.
Sul tema è intervenuto anche il Presidente emerito, Giorgio Napolitano, che, Parlando alla Rai ha attaccato Cameron: «È un colpo molto duro, elemento di grande destabilizzazione economico, finanziario e politico. Bisogna chiedersi quanto sia stato incauto proporre questo referendum su una materia di enorme complessità», ha detto.
Esulta Salvini
Sul fronte opposto, cantano vittoria i partiti populisti. «Si sta rompendo la porta per l’indipendenza del Regno Unito. Questa sarà una vittoria per la gente vera, per la gente comune, per la gente valida», ha commentato a caldo il leader dell’Ukip, l’euroscettico Nigel Farage, vero vincitore del referendum. «Noi siamo contro le bugie», ha aggiunto, «Lo abbiamo fatto non solo per noi ma per tutta l’Europa. Liberiamoci di Bruxelles. Questo è il giorno della nostra indipendenza», ha concluso tra le urla di gioia dei suoi supporters.
“Evviva il coraggio dei liberi cittadini! Cuore, testa e orgoglio battono bugie, minacce e ricatti”, ha twittato Matteo Salvini. Marine Le Pen, leader dell’estrema destra francese, ha chiesto un referendum in Francia sulla permanenza nell’area Euro. «È una vittoria della liberta – ha detto – Come chiediamo da anni ora dobbiamo fare il referendum in Francia e negli altri paesi Ue». METRO

24 Giugno 2016
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