Piano da 9 miliardi per le rinnovabili

ROMA «L’Italia può essere il Paese più rinnovabile del mondo. Possiamo lavorare per fare in modo che l’Italia sia il Paese più innovativo e abbiamo le competenze per riuscirci». Così il premier Matteo Renzi alla presentazione del piano del governo sulle energie rinnovabili – che prevede un investimento di 9 miliardi in vent’anni con incentivi alle fonti diverse dal fotovoltaico – “scortato” dall’ad di Eni, Claudio Descalzi, e da quello di Enel, Francesco Starace. Sarà coinvolta anche Terna con 4 miliardi di investimenti in 4 anni.
Diverse quote
«Abbiamo aspettato la fine delle polemiche post referendum sulle trivelle per presentare la strategia sulle energie rinnovabili che rientra nel segno dell’accordo di Parigi – ha aggiunto Renzi – si tratta di un decreto del ministero dello Sviluppo con un pacchetto di interventi per una strategia verde». Il decreto – come ha spiegato il ministro Carlo Calenda, che lo ha firmato – prevede una suddivisione in diverse quote: «Il 50% degli incentivi lavora su quelle fonti che hanno un risultato molto positivo immediatamente, quasi in equilibrio, per esempio l’eolico; il 25% sarà su tecnologie di frontiera, come il termodinamico di cui abbiamo la tecnologia, ma non un posto dove sia stata implementata in Italia; l’ultimo 25% andrà al grande tema dell’economia circolare, quindi biomasse».
Transizione verde
Il decreto mette a disposizione, a regime, oltre 400 milioni di euro all’anno a favore dei nuovi impianti che verranno selezionati nel 2016. Il periodo di incentivazione avrà durata di 20 anni (25 per il solare termodinamico). «Le migliori tecnologie e competenze stanno nelle aziende italiane che lavorano in questo settore – ha rimarcato Renzi – siamo all’avanguardia». Il ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti, parla di avvio concreto di «una transizione verde».
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