Ilva
8:49 pm, 23 Giugno 16 calendario

Ilva di Taranto, il vento che porta la morte

Di: Redazione Metronews
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TARANTO Quando il vento soffia dall’area industriale dell’Ilva verso la città di Taranto aumentano i casi di decesso a breve termine. Bastano 24 ore di esposizione a quelle polveri sottili killer. La denuncia è dell’associazione PeaceLink, che ha diffuso una ricerca del Centro ambiente e salute della Regione Puglia. Si tratta di dati epidemiologici sugli effetti immediati e acuti dell’inquinamento, collegati ai “wind days” tanto temuti dai tarantini. I dati, analizzati con il contributo del Dipartimento epidemiologia e prevenzione del Lazio, indicano un aumento del rischio di morte quando il vento soffia da nord-ovest, cioè dalla direzione dove sorge il polo industriale.
La Asl: chiudete le finestre
«Ora nessuno potrà dire di non sapere – denuncia Alessandro Marescotti, portavoce di Peacelink – tantomeno il sindaco di Taranto su cui ricade il compito di proteggere la salute dei cittadini di Taranto». «Dalle analisi è emersa un’associazione positiva e statisticamente significativa per la mortalità per cause cardiovascolari, cardiache, e respiratorie nel quartiere Tamburi di Taranto a distanza di 2-3 giorni dal momento in cui si è verificato l’evento wind days». E il problema è circoscritto proprio ai Tamburi. Infatti nella ricerca c’è scritto esplicitamente: «Nessuna associazione statisticamente significativa si osserva nella città di Taranto escluso Tamburi». E ancora: «nel  quartiere Tamburi si osservano associazioni statisticamente significative per la mortalità respiratoria (18%)». Sottolinea Marescotti: «A novembre 2015 PeaceLink aveva chiesto al sindaco di avvisare i cittadini dei wind days e dei rischi immediati sulla salute. La Asl rispose che era consigliabile chiudere le finestre».
STEFANIA DIVERTITO

23 Giugno 2016
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