FABIO ROVAZZI
7:11 pm, 23 Giugno 16 calendario

Fabio Rovazzi è andato a comandare

Di: Redazione Metronews
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MUSICA Se vostro figlio 10enne, di colpo, rovescia la testa all’indietro, inizia a vibrare e, con occhi spiritati  vi guarda e vi dice: «Col trattore in tangenziale. Andiamo a comandare!». Non preoccupatevi, non è epilessia. Il fanciullo è solo caduto vittima del tormentone del momento. “Andiamo a comandare”, appunto, brano partorito dal cervello di Fabio Rovazzi. Milanese, 22 anni, Rovazzi ha appena vinto il disco d’oro solamente grazie allo stream,  cosa mai accaduta prima in Italia. A ieri, il suo pezzo segnava 22.472.479 visualizzazioni su YouTube, ma la cifra è già stata sicuramente superata. Non male per uno che un cantante non è, visto che di lavoro fa lo youtuber, il videomaker, il creativo. Un non musicista, insomma, che ha spaccato cantando: “Non mi fumo canne / sono anche astemio/ io non faccio brutto…”, cioè l’esatto contrario del messaggio classico dei rapper che tanto successo hanno avuto negli ultimi anni.
Rovazzi ha fatto il botto…
Sì, inaspettato, però sì, dai.
Quando ha capito che il suo è il pezzo dell’estate?
Già a maggio, quando ho visto che la canzone stava diventando virale. Ho visto gli indici di Google schizzare verso l’alto. E ancora oggi salgono.
Si è propagata attraverso il passaparola dei bambini, una vera epidemia…
Sì, ha stupito anche me, visto che non sono assolutamente il mio target. Però mi rende felice, visto che veicola un messaggio positivo.
Non è quindi il “volto buono” dei rapper, un’operazione un po’ furbetta per fare quello buono?
Assolutamente no, doveva anzi essere una parodia del mondo dei rapper. Alla fine è andata bene.
Fedez e J-Ax quanto l’hanno aiutata?
Su questo poco, visto che il pezzo è nato prima dell’inizio della nostra collaborazione. Hanno solo partecipato al video. Probabilmente interverranno in futuro su altri pezzi.
È vero che sta lavorando a un album?
Non un album, ma sto preparando un singolo. Non sono diventato un cantante di colpo.
I bambini oggi vogliono fare gli youtuber… Per i papà 40enni sono pensieri!
Posso dire loro che non è un male provarci. Se ti va, fallo, sapendo che ci sono altri 350 mila che ci provano ed è molto difficile avere quello step in più. Comunque è un lavoro, ogni giorno devi avere idee nuove e molta costanza.
Lei però è uno youtuber sui generis, ha una professionalità, visto che per anni ha fatto il videomaker e ha prodotto per altri.
La mia concezione di youtuber è un po’ diversa, non sono quello che sta in cameretta a girare il video. Sono forse un po’ più professionale.
Ma lei si diverte?
Moltissimo, anche se non sono molto produttivo.
Come ha reagito il mondo dell’hip hop al suo successo?
Il mondo dell’hip hop non dovrebbe reagire, visto che non sono un rapper, mi definiscono così i giornalisti. Non sono nemmeno un cantante, mi ritengo un comico musicale.
Cosa le piacerebbe fare nel futuro?
Voglio portare avanti questo filone, ho idee nuove che usciranno tra un po’. Di sicuro non ambisco a fare Sanremo né ad andare a un talent. ANDREA SPARACIARI

23 Giugno 2016
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