Dino Zoff fiducioso per il match con la Spagna

INTERVISTA I Moschettieri di Bearzot, gli indimenticabili campioni di Spagna 1982, credono nella nazionale di Antonio Conte. Avevamo sentito di recente il “Barone” Franco Causio che si era dichiarato ottimista e ha portato fortuna, questa volta abbiamo chiesto lumi al più grande numero uno della  nazionale azzurra: Dino Zoff.
Signor Zoff,  battiamo la Spagna campione in carica?
Perché no? Li ho visti giocare, sono sempre una grande squadra ma molto lontana da quella di quattro anni fa.
Insomma, fiducia incondizionata all’Italia di Conte…
Scusi, ma ha visto la concorrenza? Io personalmente di grandi squadre non ne ho viste. Siamo sempre esagerati nei giudizi. Quando abbiamo affrontato il Belgio eravamo le vittime sacrificali. Poi grande esaltazione. Intanto il Belgio ha sbagliato tutto e poi  a noi è andata bene con la Svezia. Se fosse finita con un pareggio, la sfida contro l’Irlanda sarebbe diventata decisiva. Il calcio è anche questo.
Noi italiani vediamo sempre gli altri come fenomeni…
Di fenomeni, io, a questo Europeo, non ne visti molti finora. L’unico che è di una categoria a parte è Cristiano Ronaldo. Fenomenale semmai è la nostra difesa. Giocano a tre e  per farlo  a quel livello bisogna essere molto bravi, conoscere a memoria certi automatismi, davvero una grandissima difesa.
Quindi?
Quindi la Spagna la possiamo affrontare con serenità, giocando con umiltà, chiusi dietro e cercando di ritrovare i fraseggi visti contro il Belgio. La Spagna la possiamo battere se mettiamo in campo le nostre caratteristiche: corsa,  fantasia e appunto una difesa granitica.  Loro magari ci surclasseranno sul possesso palla, ma le partite non si vincono con il possesso palla.
Lei svicola un po’ sull’attacco azzurro…
Be’, non è che abbiamo segnato molto finora.
Nessuno la convince?
Spero che inizino a sbloccarsi ma fuoriclasse lì davanti non ne vedo molti.
Contro l’Irlanda abbiamo un po’ sofferto sul piano fisico.
L’ho detto in varie occasioni. Gli unici che possono avere qualche problema sul piano fisico sono gli inglesi. Giocano sempre, troppo, e infatti non vincono mai un torneo perché arrivano cotti. Gli altri non hanno scuse. Italiani compresi.
Però la Spagna agli ottavi…
E se invece fosse un segno del destino? Io resto fiducioso, la nostra è una buona squadra.
COSIMO CROCE