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9:00 pm, 22 Giugno 16 calendario

Schwazer nega il doping “Non mi vogliono a Rio”

Di: Redazione Metronews
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ATLETICA «Mi ritrovo qui, come 4 anni fa. Ma non chiederò scusa. Non ho fatto niente». Così, a Bolzano, Alex Schwazer si è presentato alla stampa per ribattere alla notizia anticipata dalla “Gazzetta”: il marciatore altoatesino, tornato alle gare dopo la positività al doping del 2012 e dopo un percorso di “riabilitazione”, è stato di nuovo trovato “positivo”, nel maggio scorso, a un controllo disposto dalla Iaaf il 1° gennaio che inizialmente aveva dato esito negativo. Steroidi. «È un incubo», ha aggiunto Schwazer, «Ma andremo fino in fondo. Qualcuno non mi vuole a Rio». E attacca: «Ci sono già state ostilità nei mie confronti, per non farmi gareggiare e vincere a Roma». Un complotto, dunque? O cosa? L’avvocato dell’atleta, Brandstatter, parla di «vicenda brutta e sporca», di «provocazione». Presenterà denuncia contro ignoti. Ma a mettere la mano sul fuoco è anche Sandro Donati, una vita spesa contro il doping, l’allenatore che ha curato e garantito il percorso pulito dell’atleta. «Non lo abbandonerò mai. Con lui abbiamo intrapreso un progetto unico al mondo». Ma le analisi? «Ci sono incongruenze e una tempistica assolutamente strana. Perché il riesame del campione dopo 5 mesi? Se prima non era comparso niente vuol dire che era lontano da qualsiasi tipo di positività»
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22 Giugno 2016
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