Scabbia: “Ma il rock non è solo Vasco”

MILANO Una storia strana, quella dei Lacuna Coil: formatisi a Milano negli anni Novanta, sono poco conosciuti in Italia, ma amatissimi all’estero, soprattutto negli Usa e in Inghilterra. Venerdì il gruppo sarà al Rugby Sound Festival di Parabiago per un concerto gratuito dove presenteranno l’album “Delirium”, uscito poche settimane fa. Per l’occasione abbiamo incontrato Cristina Scabbia, sensuale frontwoman della band.
Che novità ci sono, Cristina?
Tante. La prima è che metà band non è più con noi, per vari motivi. Dopo lo choc del primo momento siamo ripartiti con rinnovata energia e un pizzico di maturità in più. Col nuovo disco abbiamo premuto sull’acceleratore, per sorprendere anche noi stessi.
Infatti i suoni sono molti duri, per non dire dei testi…
Parliamo della follia come malattia mentale, ci siamo documentati con ricerche mediche: siamo sempre attratti dall’ignoto, dalle cose inquietanti. Ma, di riflesso, raccontiamo anche la follia del nostro mondo: dal terrorismo all’ossessione di essere sempre connessi.
In Italia non avete il successo che meritate…  
È vero, siamo più famosi all’estero. Perché il nostro Paese è più chiuso culturalmente e la scena musicale si autoprotegge e si autocita. Si pensa che il rock sia solo Vasco o Ligabue. Invece, c’è dell’altro.
Secondo vari sondaggi, lei viene considerata una delle donne più sexy del rock: che ne pensa? 
La prendo sul ridere. Non mi sento né sexy né bella, non ho un fisico perfetto. Però sono a mio agio nella mia pelle. E sicura di me stessa. Forse la vera bellezza sta proprio lì. 
DIEGO PERUGINI