Brexit
6:30 pm, 22 Giugno 16 calendario

L’economista: sono favorevole al Leave

Di: Redazione Metronews
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GRAN BRETAGNA. «Amo l’Europa e il luogo che preferisco è fra Nizza e Monaco. Non sono stato un Brexiter fin dall’inizio, ma due cose mi hanno fatto cambiare idea: primo i dati del Tesoro britannico, che ha esagerato grossolanamente l’impatto economico di un’eventuale uscita. Secondo, l’intollerabile pressione internazionale a sostegno del Remain». David Blake, professore di Economia alla Cass Business School di Londra, è uno dei pochi economisti a favore del Brexit. 
Il governo inglese sostiene che Brexit comporterebbe una perdita di 4.300 sterline a nucleo familiare entro il 2030…
Abbiamo aderito al mercato comune nel 1975, non si trattava di un’unione politica. Non è necessario essere un’unione politica per raggiungere buoni accordi commerciali.
In che modo dovrebbe benificiarne il commercio con i Pesi non Ue?
Il modello che non viene preso in considerazione è quello in cui l’economia è centrata sulle regole del Wto. Un modello in cui non sarebbe più necessario aspettare anni per negoziare un accordo, semplicemente si tratterebbe di aderire all’accordo. 
Per anni, la Gran Bretagna ha negoziato il suo status particolare, permettendole di rimanere fuori da Shengen e dall’Eurozona. Con Brexit le cose cambierebbero ulteriormente?
Continuerremmo ad avere un rapporto “a la carte” con l’Europa, però potremmo tornare ad avere il controllo delle nostre leggi, sarebbe il nostro Parlamento a decidere. L’Ue è divenuta troppo burocratica efinisce  inevitabilmente per scontentare qualcuno. Continueremmo ad avere buone relazioni con il resto dell’Ue e, se tutti coopereranno, potremmo continuare ad avere buoni accordi commerciali.  
METRO

22 Giugno 2016
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