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7:35 pm, 22 Giugno 16 calendario

Esino Lario, la casa dei Wikipediani

Di: Redazione Metronews
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LECCO «Il tuo da dove arriva? Il mio è pakistano…». «Il mio turco. Strano eh, ma simpaticissimo». Sono i discorsi che rieccheggiano nei vicoli di Esino Lario, paesino di 760 anime, abbarbicato nella val D’Esino (LC). Fino al 28 giugno, questo borgo a 910 metri sul livello del mare, sarà il centro del sapere globale, visto che qui sono radunati oltre mille “contributori” di Wikipedia – cioè gli smanettoni che passano la vita ad aggiornare le voci dell’enciclopedia più vasta della rete – giunti da 780 Paesi per l’annuale Wikimania.
A portarli, battendo la concorrenza di città come Atlantic City, Dar es Salaam o Manila,  il folle progetto partorito da Iolanda Pensa, ricercatrice all’università di Lugano e contributrice anch’essa, e trasformato in realtà da Pietro Pensa, cugino di Iolanda e sindaco di Esino Lario. Per alloggiare gli smanettoni, data l’unica pensione del paese, il Pensa sindaco ha pensato a tutto: «Abbiamo coinvolto tutti gli abitanti che hanno aperto le loro case offrendo ospitalità gratuita», racconta, «inoltre, per far sì che potessero comunicare con i loro ospiti, i cittadini hanno partecipato ai corsi di inglese gratuiti».
Per fornire la connessione, ossigeno di ogni nerd, il sindaco ha portato il cablaggio in tutta la valle, assicurando wi-fi gratis ovunque. Anche per il vitto non ci sono stati problemi, grazie al tendone dove si mangia tutti insieme. «Certo, quando sono sbarcati dai bus e si sono trovati in montagna e non nella hall di un hotel, alcuni ospiti sono rimasti un po’ sorpresi, ma poi hanno capito lo spirito e ora ce la stiamo godendo», continua.
Per realizzare il folle progetto, il paese ha speso 400 mila euro erogati dalle fondazioni  Wikipedia e Cariplo. «Con quei soldi, abbiamo trasformato il cinema chiuso da decenni in una sala polifunzionale da 280 posti, rifatto la scuola, aperto il nuovo museo e ristrutturato il vecchio che diventerà la casa delle associazioni. Tutti investimenti che non hanno consumato suolo, ma recuperato l’esistente», sottolinea fiero Pensa. Mentre parla, sua moglie è a Malpensa ad accogliere i ritardatari e le sue figlie distribuiscono gli zainetti con gli snack regalati da Regione Lombardia. Anche il Pirellone ha fatto la sua parte, stanziando 500 mila euro per mettere in sicurezza la Provinciale.
E, siccome con la cultura (e l’immaginazione) si mangia, a Esino Lario stanno già pensando al futuro: «Vogliamo che il paese diventi un centro culturale di primo piano, abbiamo già alcuni progetti, ma non possiamo parlarne, ancora. Ci risentiamo dopo il 28 giugno…».
ANDREA SPARACIARI

22 Giugno 2016
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