Benevento
8:43 pm, 21 Giugno 16 calendario

Bimba morta in piscina aveva subito violenza

Di: Redazione Metronews
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BENEVENTO È morta per asfissia da annegamento, ma prima ha subito violenza sessuale. L’autopsia sulla bimba di 9 anni trovata morta lunedì in una piscina del Beneventano ha spazzato via ogni ipotesi di incidente, facendo calare una cappa cupa sulla comunità di San Salvatore Telesino, dove è stato ritrovato il corpicino della bimba, unica figlia di una coppia di romeni da tempo residenti nel Sannio. Al momento c’è un unico indagato per omicidio e violenza sessuale nei confronti di minori: è un 21enne operaio romeno che ha ricevuto l’avviso di garanzia «come atto dovuto».
Verifiche su auto e abitazione
L’autopsia ha chiarito che la piccola ha subito prima violenza sessuale e poi è stata gettata o forse ha cercato scampo nella piscina. Ma non sapeva nuotare o forse non era cosciente quando si è trovata in acqua. Il giovane romeno, che abita di fronte alla chiesa di Maria Assunta, frequentata dalla ragazzina, è stato ascoltato a lungo ed ha spiegato i suoi spostamenti. Dopo l’interrogatorio è stato rilasciato. La sua auto e la sua abitazione sono sotto sequestro per consentire agli esperti del Ris di compiere i rilievi. L’ipotesi dell’incidente era subito vacillata in quanto era poco verosimile che la piccola si fosse avventurata da sola nell’agriturismo protetto da recinzioni, sia pure danneggiate in più punti, per fare il bagno in una sera di pioggia.
L’indagato: non le avrei mai fatto del male
La bambina era uscita di casa domenica per andare in chiesa, dove erano in corso le celebrazioni di Sant’Anselmo. Alle 19,45 era andata via perchè il corteo era stato annullato per maltempo. Qui ha incrociato il connazionale ed è salita sulla sua auto. Lui sostiene di averla lasciata con le amichette e si difende: «Non le avrei mai fatto del male. Per me era come una sorella».
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21 Giugno 2016
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