incendi
8:13 pm, 16 Giugno 16 calendario

Mezza Sicilia in fiamme per mano dei criminali

Di: Redazione Metronews
condividi

PALERMO Temperature oltre i 40 gradi, fortissimo vento di scirocco (che ha sospinto le fiamme e impedito l’intervento dei Canadair) e decine di focolai accesi anche nel cuore della notte. È stata una combinazione micidiale quella sfruttata dalle mani criminali che hanno dato alle fiamme mezza Sicilia, da Palermo (in cenere il Monte Pellegrino) a Messina sino al parco dei Nebrodi. Giganteschi roghi hanno paralizzato autostrade, ferrovie e aeroporti costringendo i vigili del fuoco e i volontari a centinaia di interventi. In diverse occasioni si è sfiorata la tragedia, con sfollamenti in extremis di scuole, ospedali e abitazioni private. Incalcolabile al momento il danno ambientale.
La tempistica non è casuale
«Dietro gli incendi c’è la mano di speculatori e criminali». Ne sono convinti il governatore siciliano Rosario Crocetta e il presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, di recente scampato ad un agguato di mafia. «Non è casuale – commenta Crocetta – che questo drammatico scenario sia esploso alla vigilia della partenza del piano antincendio varato dalla Regione. È chiaramente un atto criminale». I focolai, come conferma la Protezione civile, si sono moltiplicati in poco tempo e in tanti punti del territorio. A Monreale sono state tratte in salvo delle famiglie e portati al pronto soccorso i bambini di un asilo rimasti leggermente intossicati dal fumo. I passeggeri di alcune auto sono stati liberati dai pompieri dalla galleria della Palermo-Messina, presso Cefalù. I roghi hanno interessato il palermitano e gran parte delle Madonie. Emergenza anche nel Messinese e sui Nebrodi. E il Wwf segnala che le fiamme non hanno risparmiato nemmeno l’Oasi delle Saline di Trapani.
METRO

16 Giugno 2016
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo